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Percorso : HOME > Cassiciaco > Vexata quaestio > IndicatoreIndicatore ossia Raccolta periodica di scelti articoli
Copertina della Raccolta Periodica di scelti articoli
Le correzioni proposte al testo di Rampoldi
INDICATORE - OSSIA RACCOLTA PERIODICA DI SCELTI ARTICOLI - COSI' TRADOTTI COME ORIGINALI INTORNO ALLE LETTERATURA ITALIANA E STRANIERA, ALLA STORIA, ALLE SCIENZE FISICHE, ED ECONOMICHE, ECC.
TOMO II DELLA SERIE QUINTA
MILANO - TIPOGRAFIA E LIBRERIA PIROTTA & C. - CONTRADA DI S. RADEGONDA N.° 964.
APRILE 1836.
Il coordinatore dell'Indicatore nella Sezione Rivista Critica prende in esame il volume COROGRAFIA DELL'ITALIA (1832-1836) di G. B. RAMPOLDI edito a Milano, per i tipi di Antonio Fontana (pubblicati fino a quel tempo fascicoli 23 sino alla voce Sansepolcro).
Testualmente scrive: "Avendo io nello scorrere quest'opera notati qui e qua alcune lievi mende sfuggitegli parlando delle terre di Brianza, delle principali di esse, mi permetto di qui collocare un elenco, persuaso che il signor Rampoldi vorrà considerarlo come un tributo della stima di chi desidera la perfezione nell'utilissimo lavoro suo."
Alle pagine 170-171 viene pertanto proposta questa correzione:
BRIANZA, vill. di Lombardia unito alla comunità di Nava, provincia di Como, distretto di Brivio. QUESTO PICCOL LUOGO ERA ALTRE VOLTE UNA CITTÀ MOLTO POPOLATA.
Ciò che l'autore espone come una solenne verità, non è che una supposizione, mera supposizione, senza argomento veruno in suo favore. E' tradizione poi che quivi Sant'Agostino nel 387 passasse qualche tempo a meditare la religione che poi abbracciò. Non a Brianza ma a Cassago, in pieve di Missaglia, visse qualche tempo il convertito d'Ippona, e ce lo dice anche il signor Rampoldi a pag. 518: Cassago ... dicesi sia l'antico Cassiciaco in cui era la villa di Verecondo, nella quale ritirossi Sant'Agostino nelle ferie autunnali dell'anno 387, ec. Sta sopra il dorso di un alto colle dal quale convocavansi le popolazioni briantee come a capo luogo del contado. La Brianza facea parte del contado della Martesana, che avea per capo luogo non questo villaggio, ma il grosso borgo di Vimercato. Quivi nacque la celebre Maria Gaetana Agnesi. E falso."
In realtà, come si può evincere anche dalla correzione proposta, l'identificazione di Cassiciaco con Nava fu probabilmente una svista di Giovan Battista Rampoldi, dato che in altra pagina del suo libro questo autore, parlando di Cassago riconosce che questo paese era l'antico Cassiciaco agostiniano.
Giovanni Battista Rampoldi
Nasce a Uboldo nel 1761. Rampoldi, studioso e storico del mondo musulmano, operò al di fuori dell'ambiente accademico. Lavorava alle dogane di Milano e, tra il 1780 e il 1790, ebbe la possibilità di fare diversi viaggi in Africa e in Oriente, visitando Turchia, Siria, Egitto e Nordafrica. Imparò l'arabo, sebbene in modo approssimativo, e approfondì la conoscenza del mondo musulmano.
La sua massima opera è costituita dai dodici volumi degli Annali musulmani, pubblicati tra il 1822 e il 1826. Nonostante la loro natura enciclopedica, che deriva in particolare dai contenuti della Bibliothèque Orientale, opera di Barthélemy d'Herbelot de Molainville, gli Annali costituiscono un lavoro importante poché Rampoldi diede vita al primo tentativo di un'ampia storia degli stati islamici. L'opera di Rampoldi, isolata dai circuiti accademico, non ebbe alcuna influenza sull'orientalismo italiano ottocentesco. Scrisse anche una biografia di Maometto, pubblicata a Milano nel 1823. Fu pure un prolifico scrittore di opere compilative su argomenti di varia natura, che spaziano dalle opere geografiche, a quelle corografiche, educative, storiche. Tra esse figura una Corografia dell'Italia, pubblicata in tre volumi nel 1831-1833, e delle opere enciclopediche destinate all'educazione dei giovani e degli adulti. Morì a Milano nel 1836.