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Percorso : HOME > Cassiciaco > Vexata quaestio > Carlo RedaelliCarlo Redaelli: ANNALI UNIVERSALI
Copertina del libro degli Annali Universali
ANNALI UNIVERSALI DI STATISTICA ECONOMIA PUBBLICA, STORIA, VIAGGI E COMMERCIO
VOLUME DECIMO - OTTOBRE 1826
MILANO
PRESSO GLI EDITORI DEGLI ANNALI UNIVERSALI DI MEDICINA E DI STATISTICA A S. GIOVANNI ALLE QUATTRO FACCE N. 1838
Nel decimo volume degli Annali Universali di Statistica alle pagine 57-66 viene riportato un sunto di uno scritto di Carlo Redaelli pubblicato nella sua opera "Notizie istoriche della Brianza del Distretto di Lecco della Valsassina e de' luoghi da' più rimoti tempi sino ai nostri giorni" che vide la luce nel 1825 (primi due libri) e nel 1826 (terzo libro).
Carlo Redaelli (1784-1853) fu uno storico brianzolo originario di Galbiate, un paese alle falde del Monte Barro e del territorio della Brianza storica.
Egli è suggetto di gaudio per gli amatori delle storiche discipline, il veder progredita un'opera, alla quale nessun scienziato avea sinora rivolto il pensiero; tanto parvero disseminati i dati che valevano a tessere una buona istoria di que' paesi. Il conte Giulini difatti, e il canonico Frisi nelle loro indagini erudite, parlarono talfiata delle vicende Brianzee, ma lo spirito di critica minuziosa che li resse ne' loro lavori, fece sì, che le ricerche per essi erette pescassero non di rado in voto, e spesso ci tramandassero nozioni informi e poco assennate. Si difficile intrapresa divisò compiere con profitto il signor Redaelli, e si avrà certo il plauso di tutti i buoni, ai quali parrà dolce, alla memoria delle care dolcezze che in larga copia presentano quelle contrade, a buon dritto appellate il giardino di Lombardia, l'aggiungervi più illustri reminiscenze, ad essi somministrate con raro criterio dal nostro amore, in codesta sua storia. Amando di continuare perciò l'estratto, che di sì fatto lavoro già fu suggetto di apposito articolo in questo Giornale, farem solo accurato ricolto delle più importanti notizie, che dall'ultimo fascicolo di quest'opera ne fu dato di poter ricavare.
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pag. 62-63
- La diffusione del Vangelo, ebbe luogo nella Brianza verso la metà del III.° secolo, e vuolsi per la predicazione del Vescovo San Mona. Perseguitati i seguaci della novella religione, sotto gli imperadori Diocleziano, e Massimiano, ripararono a' siti più reconditi di quelle terre, e v'ha tradizione che la grotta, detta buca del piombo, abbia servito di ricovero a quegli oppressi. Nel 386 si mosse a villeggiare, nei colli briantei, Sant'Agostino ed ospitò a Cassago, presso il suo amico Verecondo Grammatico; ma poco tempo vi si trattenne, vivendo ritiratissimo, componendo opere, e conversando di scienze col figlio Adeodato, e con l'amico Alipio. La Brianza, trae pur vanto di aver dato i natali in Beverate, al Vescovo San Simpliciano, succeduto a Sant'Ambrogio nel 380.
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