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Percorso : HOME > Cassiciaco > Vexata quaestio > Rohrbacher René FrançoisRohrbacher René François
Il brano relativo al Cassiaco agostiniano
Storia universale della Chiesa Cattolica dal principio del mondo sino ai di' nostri
di Rohrbacher René François
Torino, vol. IV, 1860
Biblioteca Ecclesiastica Editrice
Pag. 186
Come tosto fu libero, ritirossi alla campagna in una casa di Verecondo amico suo, cittadino milanese e professor di grammatica, nel luogo di Cassiaco, con sua madre, Navigio suo fratello, Adeodato suo figliuolo, Alipio e Nebridio, e due giovani suoi discepoli, Trigezio e Licenzio, l'ultimo de' quali era figlio di Romaniano. In quel ritiro compose le sue prime opere, scritte per vero assai forbitamente, ma che ancor sentono, ed egli medesimo il confessa, dell'ampollosità della scuola. La prima è contro gli accademici, i quali volean che tutto fosse oscuro e dubbioso, e che il savio non debba niente dare per manifesto e certo al mondo; onde molti, mossi dai loro argomenti, disperavano di trovar il vero. S. Agostino medesimo n'era stato scosso, e fece questo trattato principalmente per corroborarsi contro il loro errore. Nota ivi egli che al suo tempo tutte le varie sette dei filosofi eran ridotte in una, con un sistema composto dei sentimenti di Platone e d'Aristotile, salvo pochi cinici ritenuti ancor nelle antiche opinioni dall'amor del libertinaggio e della licenza.
La seconda delle sue opere è il Trattato della vita beata, composto a dialogo, ch'egli imbandì a' suoi compagni come un banchetto spirituale nel di suo natalizio, tredici di novembre e nei due successivi. L'intento suo è di mostrar che la vita beata non si trova, se non nella cognizion perfetta di Dio. La terza opera è il Trattato dell'ordine, in cui si esamina la gran quistione, se l'ordine della provvidenza comprenda tutte le cose buone e cattive; se non che, vedendo che la materia era troppo sublime per coloro a cui parlava, si ridusse a tener loro discorso dell'ordine degli studi. I Soliloqui sono la quarta opera, ed in essi s. Agostino parla colla sua ragione come fossero in due persone. Nel primo libro cerca qual esser debba colui che vuole acquistar la sapienza, e prova in sulla fine che quanto è veramente è immortale; nel secondo tratta dell'immortalità dell'anima. Ma quest'opera rimase imperfetta. Tali sono i quattro trattati che s. Agostino compose a Cassiaco, durante la sua dimora in campagna, sulla fine dell'anno 386.