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Percorso : HOME > Cassiciaco > Vexata quaestio > Uberti GianseveroUberti Giansevero: Varese e il suo circondario
Il brano relativo al Cassiciacum agostiniano
VARESE E IL SUO CIRCONDARIO
GUIDA STORICA DESCRITTIVA DELLA CITTÀ E DELLA MADONNA DEL MONTE DEI LAGHI DI VARESE, BIANDRONNO, COMABBIO, TERNATE E DI ALTRI MINORI DELLA VAL CUVIA, VAL GANNA, VAL MARCHIROLO, VALLE DELL'OLONA, ECC.
con NUOVISSIMA CARTA GEOGRAFICA
di Uberti Giansevero
MILANO, CASA EDITRICE GUIGONI Via Manzoni 31, 1890
Pag. 118
A Luvinate segue Casgiago (ab. 770), diviso in Casgiago inferiore, appiè d'una leggiadra collinetta, e Casgiago superiore, sopra la collina stessa. È uno dei più deliziosi paesi del Varesotto. Il primo aeronauta italiano, Paolo Andreani, vi fabbricò una bella villa, passata poi ai Balabio. Vi son altre ville, e tra esse quella del principe Castelbarco Albani (morto non ricordo bene se sulla fine del 1889 o sul principio del 1890). Il disegno è dell'architetto Alemagna. Bellissimo il giardino, all'inglese.
Di solito il nome di questo paese si scrive Casciago, ma poiché i terrieri lo pronunciano separando il c dalla s = Cas-ciago = e ciò non si immagina da chi non è pratico, così molti scrivono Casgiago.
È parere di varii dotti che qui si fosse ritirato Sant'Agostino nella casa di Verecondo Grammatico, in autunno del 387, colla madre Santa Monica, coll'amico Sant'Alipio, e col figlio Adeodato; ma in generale si crede che il luogo indicato da Sant'Agostino col nome di Cassiciacum sia il Cassago della Brianza. Pure, il Manzoni, che usò villeggiare per molti anni nel vicino Morosolo (più a sud e più vicino al lago) presso l'amico suo conte Stefano Stampa, dopo molte osservazioni credette trovare qui a Casgiago i riscontri della descrizione che Sant'Agostino fa del suo ritiro. A breve distanza da questo villaggio, in una pianura a prati e vigne, trovasi un'antica chiesa dedicata a Sant'Eusebio vescovo di Vercelli, molto frequentata dai popoli circonvicini. - Da Casgiago si va in breve a Velate e alla Madonna del Monte. - Vengono quindi Masnago e Varese, e così è terminata questa gita, tratteggiata forse noiosamente, per non gettare uno spazio prezioso in descrizioni a effetto, ma bellissima in realtà.