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Percorso : HOME > Cassiciaco > Vexata quaestio > Goffredo HermantGoffredo Hermant: vita di s. Ambrogio
Il testo Goffredo Hermant
VITA DI S. AMBROSIO
di Goffredo Hermant, Milano, 1750
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Accadde questa conversione (a) pochi giorni avanti le vacanze autunnali, e tale stagione somministrò favorevole congiuntura a S. Agostino per rinunziare alla da lui esercitata professione d'insegnare la Rettorica.
Si era egli di subito ritirato in Cassiago, Casa villereccia di Verecondo suo amico, sul cominciare dell'Autunno del CCCLXXXVI, ed avendo scritto a S. Ambrosio per renderlo consapevole della disposizione, in cui trovavasi, ed interpellarlo, quale de' libri della sacra Scrittura doveva principalmente leggere per bene prepararsi a ricevere una sì eccelsa grazia, com'era quella del Battesimo, il nostro Santo gli ordinò, che leggesse le Profezie d'Isaia, avendo verisimilmente giudicato, che questa lettura tutte assai propria per lui, stante che questo Profeta sia quello, il quale più chiaramente delli altri favella delle verità dell'Evangelio, e della vocazione de' Pagani; ma S. Agostino non potendo cosa alcuna capire al primo incontro di quanto aveva preso a leggerne, ed immaginandosi, che il restante gli riuscirebbe ugualmente oscuro, lasciollo, per ripigliarlo quando fusse più esercitato nel linguaggio della santa Scrittura.
Al 1750 risale la prima edizione della traduzione italiana di quest'opera in dodici libri che per lo più si occupano della vita, delle opere e della figura morale di sant'Ambrogio, ma non trascurano le complesse vicende della vita della Chiesa e dell'Impero romano a quel tempo. E' una agiografia del grande vescovo di Milano tra le più complete e stimate, la cui edizione originale in francese risale al 1678.