don Giacomo Tantardini in un momento degli incontri a Padova
27 novembre 2007
Università di Padova - Scuola di dottorato in Storia e critica dei beni artistici, musicali e dello spettacolo Dipartimento di Storia delle arti visive e della musica
Il cardinale Scola in Università per i dieci anni dei convegni
Assieme a lui interverranno il rettore Milanesi, il procuratore della Repubblica Calogero e don Giacomo Tantardini, autore del volume "Il cuore e la grazia in sant'Agostino"
Dieci anni sono un traguardo significativo per un ciclo di convegni universitari. A maggior ragione per i "Convegni sull'attualità di sant'Agostino", rassegna che si tiene nell'Università di Padova, dedicata all'attualità del pensiero e della figura di sant'Agostino: l'unica continuativa su questo argomento che si tenga in una università statale italiana. A coronamento di questa lunga familiarità con il pensiero del santo vescovo di Ippona martedì 27 novembre 2007 alle 17.45 nell'aula magna dell'Università di Padova palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 si terrà una lezione straordinaria avente come principale relatore il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia.
Assieme a lui interverranno il magnifico rettore dell'Università di Padova Vincenzo Milanesi, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Padova Pietro Calogero e don Giacomo Tantardini, abituale relatore dei convegni. Don Tantardini inoltre è autore del volume "Il cuore e la grazia in sant'Agostino - distinzione e corrispondenza", edito da Città Nuova, che raccoglie i testi di tre anni accademici (dal 2002-2003 al 2004-2005) dei Convegni. Il testo è aperto dall'introduzione di padre Nello Cipriani, professore ordinario all'Istituto patristico Augustinianum di Roma, che è forse attualmente lo studioso più autorevole delle opere di sant'Agostino.
Le successive conferenze che compongono il ciclo 2007-2008 sono previste, sempre di martedì con inizio alle 17.45, il 29 gennaio 2008, il 4 marzo 2008 e il 15 aprile 2008.
29 gennaio 2008
L'interiorità per sant'Agostino: «il mistero di Dio che si nasconde nell'io»
Così l'ha definita di recente Benedetto XVI.
Al concetto di interiorità sarà dedicato il convegno del 29 gennaio, che sarà introdotto dal professor Gilberto Muraro «Quando leggo gli scritti di sant'Agostino non ho l'impressione che sia un uomo morto più o meno milleseicento anni fa, ma lo sento come un uomo di oggi: un amico, un contemporaneo che parla a me, parla a noi con la sua fede fresca e attuale». Sono parole di Benedetto XVI pronunciate solo pochi giorni fa, nell'Udienza generale di mercoledì 16 gennaio. Alla perenne attualità di sant'Agostino sono dedicati i convegni universitari padovani che aprono la loro undicesima stagione martedì 29 gennaio 2008 alle 17.45 nell'aula magna dell'Università di Padova a palazzo del Bo.
La ripresa naturalmente non può non tener conto della lezione straordinaria dello scorso 27 novembre, con le relazioni del cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, e del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Padova Pietro Calogero, incontro pubblicato integralmente con ampia documentazione fotografica nell'ultimo numero del mensile 30Giorni (30Giorni numero 12, dicembre 2007). Il ciclo di quest'anno, dal titolo "La città degli uomini, la libertà, la salvezza in speranza in sant'Agostino" vuole essere un'esplicita ripresa degli interventi del patriarca e del procuratore. Verranno inoltre ripresi i numerosi passi agostiniani della recente enciclica Spe salvi. Nel convegno del 29 gennaio si comincerà dalla ripresa dell'intervento del dottor Calogero, dedicato alla giustizia in Sant'Agostino. «Ne riprenderemo soprattutto la parte finale, dedicata all'interiorità», spiega il relatore don Giacomo Tantardini. Proprio a proposito dell'interiorità ripeteva sempre il papa in un'altra recente catechesi che «le Confessiones agostiniane, con la loro attenzione all'interiorità e alla psicologia, costituiscono un modello unico nella letteratura occidentale, e non solo occidentale, anche non religiosa, fino alla modernità». E proseguiva: «Questa attenzione alla vita spirituale, al mistero dell'io, al mistero di Dio che si nasconde nell'io, è una cosa straordinaria senza precedenti e rimane per sempre, per così dire, un "vertice" spirituale». Ad introdurre la riflessione martedì 29 sarà il professor Gilberto Muraro, ordinario di Scienza delle finanze nell'Università di Padova, ma anche autore di un recente e stimolante intervento sulla stampa locale dal titolo "Un laico a lezione da sant'Agostino".
4 marzo 2008
Sant'Agostino e la speranza nell'enciclica Spe salvi
Il convegno padovano del 4 marzo sarà dedicato alla presenza del Santo di Ippona nella recente enciclica di Benedetto XVI. Introduce il professor Giuseppe Butturini «Sì, anche per noi sarebbe stato bello poterlo sentire vivo. Ma è realmente vivo nei suoi scritti, è presente a noi e così vediamo anche la permanente vitalità della fede alla quale ha dato tutta la sua vita». Sono parole di Benedetto XVI pronunciate nell'Udienza generale di mercoledì 20 febbraio. E proprio alla specialissima preferenza che Benedetto XVI ha per sant'Agostino, con particolare riferimento alla recente enciclica Spe salvi, è dedicato il convegno di martedì 4 marzo 2008 alle 17.45 nell'aula magna dell'Università di Padova. Aprirà i lavori un intervento del professor Giuseppe Butturini, già docente di Storia della Chiesa in età moderna e contemporanea all'Università di Padova. Fu proprio all'interno del corso del professor Butturini che i convegni, allora in forma di lezioni straordinarie, presero il via undici anni fa. Relatore, come tradizione, don Giacomo Tantardini. L'incontro del 4 marzo si situa all'interno del ciclo "La città degli uomini, la libertà, la salvezza in speranza in sant'Agostino", undicesimo della serie, dedicato alla ripresa della lezione straordinaria del 27 novembre 2007, in cui furono relatori il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Padova Pietro Calogero.
Non si poteva ignorare l'insistenza di Benedetto XVI, che al santo di Ippona da gennaio ad oggi ha dedicato già quattro udienze del mercoledì e non manca mai di citarlo in omelie, discorsi, documenti, oltre ad essersi recato nell'aprile dell'anno scorso come pellegrino sulla tomba del santo africano, custodita a Pavia nella Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro. Solo nell'ultima enciclica sono almeno cinque le opere agostiniane citate.