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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Novecento > PansiniCICLo AGOSTINIANo di Pansini a Giovinazzo
La chiesa di sant'Agostino a Giovinazzo
GIUSEPPINA PANSINI
1892-1981
Cupola della chiesa di S. Agostino a Giovinazzo
La conversione di sant'Agostino
La scena raffigurata dalla pittrice è piuttosto complessa e sembra associare vari episodi che si verificano a Milano quando Agostino decide di aderire al cattolicesimo. Nella scena centrale Agostino comunica alla madre la sua intenzione di farsi catecumeno e di ricevere il battesimo. Nella scena di destra, due donne e un bambino si stanno rapidamente allontanando. In essi si può riconoscere Adeodato il figlio di Agostino e la donna Innominata che è stata congedata, perchè Agostino aveva deciso di farsi una famiglia sposando una fanciulla altolocata della nobiltà milanese. La scena di sinistra sembra ricordare l'imbarco per l'Africa, forse a Ostia.
Chiusi allora il libro tenendoci un dito o non so che cos'altro come segno, e ormai rasserenato in volto lo mostrai ad Alipio. Ma in questo stesso modo lui mostrò quello che succedeva a lui - a mia insaputa. Volle vedere che cosa leggevo: glielo mostrai, e lui portò la sua attenzione anche sul seguito di quello che avevo letto io. Io lo ignoravo, ma quel passo proseguiva: E accogliete chi è incerto nella fede. Lo riferì a se stesso, e me lo disse. L'esortazione lo incoraggiò nel suo proponimento, buono e quanto mai rispondente al suo modo di vivere, per cui già era da tempo ben più avanti di me. E senza tormento, senza esitazione mi seguì. Subito entriamo da mia madre, le parliamo: grande gioia per lei.
Le raccontiamo come sia accaduto: esultanza e trionfo. Benediceva te, che puoi fare ben oltre ciò che noi chiediamo e comprendiamo. Perché riguardo a me si vedeva concesso molto di più di quello che chiedeva tutto il suo povero piangere sommesso. Infatti avevi convertito a te il mio essere al punto che non cercavo più moglie né tenevo più ad alcuna speranza del mondo, posando ormai su quel metro di fede sul quale tanti anni prima mi avevi in sogno rivelato a lei. E convertisti il suo dolore in gioia molto più grande di quanto sperava, e molto più cara e più pura di quella che attendeva dai nipoti del mio sangue.
AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 30