Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Novecento > LimerickCICLI AGOSTINIANI: Limerick
Conversione di Agostino
HARRY CLARKE STUDIO
1942
Limerick, chiesa di sant'Agostino
Conversione di Agostino
La vetrata ricorda un momento fondamentale nella vita di Agostino che egli stesso narra nelle confessioni in questo brano: "Chiusi allora il libro tenendoci un dito o non so che cos'altro come segno, e ormai rasserenato in volto lo mostrai ad Alipio. Ma in questo stesso modo lui mostrò quello che succedeva a lui - a mia insaputa. Volle vedere che cosa leggevo: glielo mostrai, e lui portò la sua attenzione anche sul seguito di quello che avevo letto io. Io lo ignoravo, ma quel passo proseguiva: E accogliete chi è incerto nella fede. Lo riferì a se stesso, e me lo disse. L'esortazione lo incoraggiò nel suo proponimento, buono e quanto mai rispondente al suo modo di vivere, per cui già era da tempo ben più avanti di me. E senza tormento, senza esitazione mi seguì. Subito entriamo da mia madre, le parliamo: grande gioia per lei.
Le raccontiamo come sia accaduto: esultanza e trionfo. Benediceva te, che puoi fare ben oltre ciò che noi chiediamo e comprendiamo. Perché riguardo a me si vedeva concesso molto di più di quello che chiedeva tutto il suo povero piangere sommesso. Infatti avevi convertito a te il mio essere al punto che non cercavo più moglie né tenevo più ad alcuna speranza del mondo, posando ormai su quel metro di fede sul quale tanti anni prima mi avevi in sogno rivelato a lei. E convertisti il suo dolore in gioia molto più grande di quanto sperava, e molto più cara e più pura di quella che attendeva dai nipoti del mio sangue."
AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 30
L'artista ha immaginato l'episodio riprendendo analoghe raffigurazioni nella iconografia agostiniana. Il santo è seduto e sta leggendo con molta cura e attenzione un brano di un testo che sfoglia con la mano destra. La mano sinistra invece viene portata dolcemente verso il petto a rimarcare la profonda partecipazione di Agostino al contenuto del testo che sta leggendo.
In piedi davanti a lui si intravede la figura di Alipio, il grande amico che condivise con lui la conversione al cristianesimo, che lo accompagno nel soggiorno a Cassiciaco presso la villa dell'amico Verecondo e che condivise con lui il battesimo ricevuto a Milano dalle mani del vescovo Ambrogio.