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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Novecento > Pablo PucholCICLo AGOSTINIANo di Pablo Puchol a Valladolid
Le opere di Puchol nel chiostro del Collegio agostiniano di Valladolid
PABLO PUCHOL
1905 - 1917
Chiostro del convento degli agostiniani filippini a Valladolid
Episodi della Vita di sant'Agostino
Nel chiostro del convento degli agostiniani filippini a Valladolid sono conservati dei dipinti di disuguale valore che furono eseguiti da Pablo Puchol fra il 1905 e il 1917. I temi trattati sono diversi, anche se nel loro insieme lasciano presagire un lavoro organico dettato e proposto da qualche priore.
Si tratta di una serie di dipinti, tutti firmati, che raffigurano episodi della vita di S. Monica e sant'Agostino: il sogno di santa Monica (1905), la conversione di sant'Agostino con l'episodio del tolle lege (1908), il Battesimo sant'Agostino (1910), l'estasi di Ostia (1909), l'incontro di Agostino con un bambino sulla spiaggia (1914), sant'Agostino consegna la sua Regola (1911) e la morte di sant'Agostino (1917). Sono appesi nel chiostro, in particolare lungo il percorso per raggiungere il Museo Orientale. Questi dipinti, per il loro carattere, il loro significato arcaico e l'atmosfera devota sono piuttosto diversi nello stile dalla pittura di Nazareno Federico de Madrazo, che tra gli altri, aveva condizionato la pittura spagnola del XIX secolo.
Nello stesso monastero si conserva altresì un dipinto da attribuire a P. V. Villàn che lo dipinse nel 1912 e che illustra Agostino mentre interviene a un Concilio, probabilmente quello di Cartagine.
Pablo Puchol nacque a Valladolid nel 1876. Ha avviato gli studi d'arte nel 1892 presso la locale Scuola di Belle Arti. Concluse i corsi nel 1901 sotto la direzione di José Martí y Monsó e Luciano Sanchez Santaren a cui fu unito da una grande amicizia. Nel 1912 ha presentato quattro opere alla mostra regionale tenutasi a Valladolid: tre raffiguravano nature morte e l'ultima un ritratto del Cardinale D. José Cos y Macho. Nel 1906 diventa professore assistente e nel 1916 Professore nella stessa scuola. La sua attività artistica, che si svolse nei primi decenni del Novecento, fu dedicata principalmente alla ritrattistica e temi religiosi. Di solito tutti i suoi dipinti religiosi esprimono una atmosfera ovattata che esprime i desideri dei suoi committenti interessati ad una spiritualità devota, con immagini fortemente idealizzate. Molto attento al disegno disegno in queste opere ha prestato poca attenzione al colore per cui le sue opere soffrono di una certa freddezza emotiva.
Nel 1909 ha dipinto due tele per la pala della Madonna degli Angeli, la chiesa di Santa Maria l'Antigua. Questi dipinti, che sono firmati, rappresentano San Francisco da Paola e Giacomo il Minore. Sono opere caratteristici del pittore che mostra le sue buone qualità come disegnatore e un consolidato disinteresse per i colori.