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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > CoriCICLo AGOSTINIANo a Cori
Pitture con scene agostiniane nelle lunette del chiostro
MAESTRO DI CORI
XVII secolo
Monastero di S. Oliva a Cori
Il ciclo iconografico
Il ciclo iconografico si trova nel chiostro del monastero di S. Oliva a Cori. Il chiostro è a forma quadrata e si sviluppa su due piani: il portico inferiore con colonne di tipo ionico e il loggiato superiore con capitelli istoriati da Antonio da Como. Gli affreschi del livello inferiore sono del Seicento e illustrano storie della Vita di sant'Agostino e della madre Monica, di san Nicola da Tolentino e di sant'Oliva da Anagni.
Gli ambienti conventuali si dispongono su due piani: al piano terra si trovano la primitiva sagrestia, la sala capitolare, la cantina. Al piano superiore si trovavano le celle dei frati, il refettorio e l'appartamento cardinalizio. Grazie all'influenza di Ambrogio Massari l'insediamento di Cori conobbe una grande trasformazione che lo rese un vero gioiello architettonico.
Ottenuto da papa Paolo II il permesso di trasferire il convento dal sito suburbano fuori le Porta Romana, presso la chiesa patronale di Cori, grazie alla generosità del protettore dell'Ordine, il card. Guglielmo d'Estouteville, a quel tempo vescovo di Ostia e Velletri, Massari si servì delle migliori maestranze per dare vita a un insediamento senza confronti nella regione. La loggia del chiostro conserva un eccezionale ciclo scultoreo nella serie dei 27 capitelli marmorei figurati con una complessa serie di immagini e simboli: l'opera, ispirata ai principi teologici ed estetici di matrice agostiniana, è datata 1480 e firmata da Antonio da Como. La Sala Capitolare presenta due lunette affrescate databili agli anni Novanta del XV secolo, in quella a sinistra è raffigurata la Crocifissione tra la Vergine dolente e sant’Agostino, in quella a destra sono i santi Nicola da Tolentino, Oliva e Monica.
Annessa al monastero c'è una chiesa, in forma basilicale in origine a cinque navate di stile romanico, che fu edificata nella prima metà del XII secolo sui resti di un tempio romano forse dedicato a Giano e venne dedicata alla martire Oliva. Nel XIII secolo fu edificato il campanile. Tra il 1467 ed il 1480 fu demolita la navata occidentale e venne costruita la cappella del crocefisso o di S. Agostino. La cappella ha forma rettangolare con volta a botte ed abside. Nella volta un ciclo pittorico che narra storie del vecchio e nuovo testamento (1533). Nella controfacciata un affresco del giudizio universale (1540) in parte coperto dalla cantoria (XVII secolo). Nell’abside affresco degli apostoli ed incoronazione della Vergine tra angeli e santi (1507).