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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > OaxacaCICLo AGOSTINIANo di Oaxaca
Il retablo sull'altare maggiore della chiesa di sant'Agostino a Oaxaca
MAESTRO DI OAXACA
1600-1620
Oaxaca, chiesa di sant'Agostino
Episodi della Vita di sant'Agostino nel Retablo di Oaxaca
La chiesa e il convento di sant'Agostino, che conservano questo Retablo con sette episodi della vita e miracoli del santo vescovo di Ippona, sono stati costruiti nella città di Oaxaca in Messico.
La pala d'altare è in stile barocco intagliato e rifinito con rivestimento in oro placcato. Si compone di cinque sezioni orizzontali e tre verticali, individuate da colonne tortili e cornici che racchiudono dipinti ad olio e sculture policrome nelle nicchie disponibili. La scultura principale è quella di sant'Agostino, situata al centro della pala d'altare. In alto e lateralmente si trovano le sculture di sant'Alipio, san Tommaso da Villanueva, san Juan de Sahagun e san Fulgenzio vescovo, nonché importanti personaggi legati al fondatore dell'ordine. Sotto Agostino troviamo una immagine che rappresenta la Santissima Trinità che incorona la Vergine in cielo. Ai suoi lati troviamo le sculture dei genitori della Vergine, san Giacchino e sant'Anna. Tutti gli altri dipinti raffigurano scene della vita di S. Agostino. Sconosciuto è l'autore delle pitture anche se con molta probabilità si tratta di un pittore locale di non straordinarie qualità artistiche.
Nella città di Oaxaca si trovano altri numerosi templi religiosi che tuttavia hanno subito numerosi danni per i frequenti terremoti. La popolazione tuttavia li ha ricostruiti sulle rovine degli eventi sismici. Questa spettacolare chiesa barocca dedicata a sant'Agostino fu completata nel 1699, ricostruendola sull'area di una precedente chiesa edificata nel 1586, ma crollata, con la cupola e i campanili nel corso di uno dei tanti terremoti che ogni 50 anni circa colpiscono la regione.
La facciata dell'edificio si presenta ancora oggi nella sua splendida architettura ricca di elementi barocchi. Il portale è stato creato dallo scultore Tommaso Sigüenza. Sostanzialmente essa è articolata su tre piani paralleli che si sviluppano in altezza sovrapponendosi l'un l'altro, dove compaiono figure e scene che celebrano l'ordine agostiniano, divisi tra loro da gruppi di colonne di ordine diverso.
Nella prima fascia da cui si accede al tempio, sotto un arco semicircolare, la cui chiave è un emblema degli Agostiniani, troviamo su entrambi i lati, nelle gole delimitate da colonne ioniche, due immagini relative a san Nicola Tolentino, a sinistra, e San Juan de Sahagun, a destra. Due iscrizioni in latino alludono alla ricostruzione del tempio nei secoli XVII e XVIII.
Nella seconda fascia, la sezione centrale è occupata da un grande quadro scultoreo che raffigura sant'Agostino attorniato dai suoi monaci, che porta nella mano sinistra una chiesa.
Due angeli sorreggono il suo manto che protegge gli astanti. Sotto le sue mani distese da entrambi i lati, si trovano dieci personaggi dell'Ordine agostiniano: in basso al centro, ai piedi del santo, si possono notare tre teste di eretici che sono stati sconfitti nella interpretazione del vangelo.
Ai lati del quadro, nelle nicchie fra due colonne, troviamo altre due statue dei due vescovi agostiniani san Alipio a sinistra e Tommaso vescovo di Valencia a destra. Nella fascia superiore ai lati del grande oculo ottagonale centrale che dà luce al coro. Ai lati, entro due nicchie racchiuse da colonne, sono state poste le sculture di santa Rita da Cascia e di Santa Chiara della Croce di Montefalco.
La chiesa conserva al suo interno, a forma di croce latina, delle splendide pale d'altare, dipinti e sculture come quelle relative a san Nicola da Tolentino, Nostra Signora della Consolazione, san Lorenzo, santa Monica, l'immagine della Vergine Maria e di Gesù bambino, nonché la Santa Trinità che incorona la Vergine. La navata e il transetto sono coperti con volta a lunette, la crociera con soffitto a volta.
Nei transetti ci sono altre due pale d'altare con predella e, sebbene più piccole, sono altrettanto belle quanto la più grande. La pala d'altare del braccio settentrionale è dedicata a san Nicola da Tolentino, la cui immagine scolpita si trova nella nicchia centrale. Sotto questa nicchia si trova la statua della Madonna della Consolazione, di cui il santo marchigiano era molto devoto. Altre pitture ricordano scene della vita del santo, che fu monaco caritatevole fino alla sua morte a Tolentino nell'anno 1305. La pala d'altare del braccio sud non ha un tema preciso. La collocazione dei vari episodi descritti può essere diviso in tre categorie: la prima comprende una scultura di santa Monica, un quadro della Vergine Assunta e un altro della della Vergine con il Bambino Gesù e l'Angelo Custode. Il secondo gruppo comprende il dipinto di san Giovanni Battista Bambino, in compagnia di Gesù a cavallo di un agnello, e un dipinto dello stesso Giovanni Battista quando battezzò Gesù nel fiume Giordano. La terza serie raggruppa tre quadri: san Francesco d'Assisi, sant'Agostino e sant'Ignazio di Loyola. Nei transetti esistono due piccole cappelle: una dedicata a san Giuda Taddeo, e l'altra a santa Rita Garcia. In un piatto di vetro, sotto il pulpito, è conservato come reliquia un frammento di osso di S. Agostino. Un'altra capsula similare, nella pala di San Nicola da Tolentino, contiene un frammento di tessuto del vestito di san Nicola, utilizzato durante i servizi divini.