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CICLo AGOSTINIANo di Giovan Battista Ricci a Roma

Monica legge la regola agostiniana con i monaci: particolare degli affreschi di Ricci nella Cappella di S. Monica

Monica legge la regola agostiniana con i monaci

 

 

GIOVAN BATTISTA RICCI

1610

Cappella di S. Monica nella Chiesa di S. Agostino a Roma

 

Monica legge la regola agostiniana con i monaci

 

 

 

La santa Monica che Ricci ha dipinto nella sua cappella in S. Agostino a Roma mostra una grande tenerezza e una forza d'animo di una straordinaria serenità: indossa il saio delle monache agostiniane e di fronte a una grande finestra da cui si osserva il mare e una piccola città, guarda amorevolmente alcuni frati agostiniani a cui spiega la Regola.

La scena completa è divisa in tre quadri distinti, ma che si integrano a vicenda: sulla sinistra Monica, con altri due frati che stanno leggendo con cura la regola, spiega con le mani aperte la regola stessa ad altri due frati che sono disposti a destra. Al centro si apre una grande balconata che apre la vista sul mare: in alto fra le nuvole appare una moltitudine di santi che protegge l'ordine agostiniano.

 

Nella tradizione agiografica medioevale Monica, come il figlio Agostino, vengono considerati i fondatori dell'Ordine agostiniano secondo i rami maschili e femminili. Forte era il desiderio e l'intento di dare continuità allo sviluppo dell'Ordine agostiniano ricostituito nel 1256 con l'antico movimento monastico che era stato promosso e consolidato da Agostino in Africa. Il ramo femminile in realtà era stato avviato dalla sorella di Agostino, Perpetua, che fu anche badessa del convento: tuttavia la devozione medioevale non trascurò Monica ed anzi proprio lei fu considerata la progenitrice del ramo femminile.

Nell'iconografia la troviamo così in vari episodi connessi al monachesimo fra cui il momento simbolicamente efficace della presentazione della regola.