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CICLo AGOSTINIANo di Andria

Agostino combatte gli eretici

Agostino combatte gli eretici

 

 

MAESTRO DI ANDRIA

1774

Andria, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino combatte gli eretici

 

 

 

Il pittore in questo episodio ha voluto narrare l'attività che Agostino svolse a servizio della Chiesa difendendo e affermando con vigore la corretta enunciazione dei principi cristiani in un secolo ricco di eresie e di controversie dottrinali. nella scena qui raffigurata il santo indossa gli abiti episcopali con la mitra in testa, ma ben visibile, sotto il piviale, troviamo la nera tunica dei monaci agostiniani. Sopra la testa di Agostino volteggia la colomba dello Spirito Santo e simbolizzare l'ispirazione divina che alimenta i suoi scritti. Nella mano destra Agostino impugna con forza una penna, mentre con la sinistra tiene un libro sorretto da un angioletto.

Un altro angioletto gli regge il bastone pastorale. Agostino siede su una nuvola attorniato da molteplici angeli, mentre ai suoi piedi giacciono sconfitti e impietriti gli eretici battuti dalla potenza della sua voce e delle sue argomentazioni.

 

Nelle sue opere talvolta gli avveniva d'allontanarsi dal tema prescelto, ma diceva che era disposizione divina per salvare qualcuno, come avvenne in un caso in cui un manicheo fu convertito per una digressione che Agostino fece durante una predica, ed in cui dimostrò la falsità della dottrina manichea.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

16. 1. A Cartagine poi alcuni manichei, di quelli che chiamano eletti ed elette, furono sorpresi da Orso, procuratore della casa imperiale, ch'era di fede cattolica, e tradotti in chiesa da lui stesso, furono interrogati dai vescovi alla presenza degli stenografi.

16. 2. Fra i vescovi c'era anche Agostino di beata memoria, che più degli altri conosceva quella nefanda setta: perciò gli riuscì di mettere in luce i loro riprovevoli errori con citazioni tratte dai libri che i manichei hanno in uso, e così li indusse a confessare le loro bestemmie. Quegli atti ufficiali misero altresì in luce, per confessione di quelle donne, cosiddette elette, le pratiche indegne e turpi che essi secondo il loro perverso costume erano soliti commettere.

16. 3. Così lo zelo dei pastori procurò incremento al gregge del Signore e lo difese in maniera adeguata contro i ladri e i predoni.

16. 4. Agostino ebbe anche una pubblica disputa nella chiesa d'Ippona con un certo Felice, del numero di quelli che i manichei chiamano eletti, alla presenza del popolo e degli stenografi che trascrivevano ciò che veniva detto. Dopo il secondo o il terzo dibattito quel manicheo, vedendo confutati la vanità e l'errore della sua setta, si convertì alla nostra fede e passò alla nostra chiesa, come risulta anche dalla lettura degli atti.

POSSIDIO, Vita Augustini  16, 1-4