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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Marco BasaitiPITTORI: Marco Basaiti
Sant'Ambrogio in trono e Santi
MARCO BASAITI
1503
Venezia, Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Sant'Ambrogio in trono e Santi
Quest'opera è nota anche come Pala dei Milanesi ed è conservata a Venezia nella Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari. La grandiosa Pala decora l'altare della cappella dei mercanti milanesi in Venezia, nella parte absidale della basilica francescana. E' l'ultima opera di Alvise, figlio di Antonio e a lungo collaboratore dello zio Bartolomeo, portata a termine con l'aiuto di Marco Basaiti che poi la firmò. La tela si può definire l'ultimo capolavoro del Quattrocento sugli altari veneziani, poiché negli stessi anni Giovanni Bellini sta portando a compimento la sua dolce rivoluzione del tonalismo.
Agostino è stato raffigurato a destra assieme agli altri Dottori della Chiesa. Ha un aspetto maturo, con una lunga barba nera, lo sguardo penetrante e indossa gli abiti da vescovo. Basaiti Marco fu pittore italiano, nato forse a Venezia intorno al 1470, nel 1530 figurava ancora iscritto alla fraglia dei pittori come «Marco Basaiti figurer»; la data della morte è incerta. I suoi inizi sono da collocarsi nell'orbita di Alvise Vivarini, di cui completò la pala dei Frari, rimasta interrotta, nel 1507-08; nel periodo giovanile si notano chiaramente anche influssi carpacceschi nella plasticità delle figure, nella durezza dei colori e nella levigatezza del modellato. La sua fama è legata alla Vocazione dei figli di Zebedeo del 1510, in cui la libertà dell'impianto prospettico lo porta a originali effetti illusionistici, e all'orazione nell'orto (ambedue alle Gallerie dell'Accademia di Venezia): le figure in primo piano sono ancora di tipo quattrocentesco, ma l'atmosfera e lo sfondo ombroso dimostrano che il Basaiti ha compreso le innovazioni pittoriche del Giorgione.
Tra le sue numerose opere sono inoltre da ricordare: la Madonna orante della collo Kress di New York, il Cristo risorto dell'Ambrosiana, la S. Caterina e il Cristo morto a Budapest, la Madonna con Bambino e Santi del Museo Civico di Padova, la Madonna con Bambino e devoto del Museo Correr di Venezia, le due Pietà a Brera e all'Ermitage di San Pietroburgo, la Deposizione della Alte Pinakothek di Monaco.
Nella seconda fase della sua attività Basaiti si accostò a Giovanni Bellini, tramite il quale, temprando l'asprezza della linea, riuscì a raggiungere accenti giorgioneschi, soprattutto nel gusto del paesaggio.
Marco Basaiti
Basaiti (Venezia, 1470 - Venezia, 1530) è stato un pittore italiano di origine greca. La sua prima opera documentata fu Ritratto di giovane età del 1496, dove apparve la tendenza del pittore e realizzare impasti cromatici e imponenti figure nello stile antonelliano, il cui caposcuola a Venezia era Alvise Vivarini. Un certo legame con la tradizione del Quattrocento continuò a caratterizzare Basaiti, anche quando, risentendo dell'influenza di Giovanni Bellini e di Giorgione, raffinò gli impasti dei colori e si avvicinò ad una visione e interpretazione della natura più reale ed emozionale. Di notevole impatto per lo spettatore apparirono anche il Cristo risorto, con l'effetto delle nubi avvolgenti il castello, la Madonna adorante col Bambino e l'Orazione del Monte degli Ulivi (1515), nel quale il contrasto fra il paesaggio di una dolcezza poetica e la rigorosa figura degli Apostoli volge tutta a favore della natura.