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PITTORI: Piero Bonaccorsi

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

PIERO BONACCORSI o PERIN DEL VAGA

1530-1540

Parigi, Museo del Louvre

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Nel Fondo dei disegni e delle miniature di piccolo formato del Museo del Louvre si trova questo interessante disegno di Piero Bonaccorsi, un pittore fiorentino cinquecentesco che presenta Agostino Padre della Chiesa.

Il santo è seduto nel suo studio ed allarga le su braccia fra due libri che sono sorretti da due giovani angioletti ai suoi piedi.

Agostino impugna con la destra un penna con cui si appresta a scrivere su un libro. Alle sue spalle sul tavolo si può notare un calamaio. La plasticità del disegno assicura una forte dinamicità all'azione del santo i cui panneggi esprimono con eleganza l'ampio movimento di Agostino.

 

 

 

Piero di Giovanni Bonaccorsi

Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari che lo conobbe di persona. Si formò a Firenze alla scuola di Andrea Piccinini, poi di Ridolfo il Ghirlandaio e infine da un modesto pittore soprannominato il Vaga. La produzione pittorica di questo artista può essere divisa in tre fasi: il periodo romano (1516-28), il periodo genovese (1528-1537), e il secondo periodo romano (1537-1547). Dopo l'apprendistato fiorentino si trasferisce a Roma per studiare Michelangelo e l'arte antica. Divenuto amico di Giulio Romano e di Giovan Francesco Penni, nel 1518 entra nella bottega di Raffaello e lavora alla decorazione delle Logge Vaticane. Alla morte del maestro collabora con l'amico Giovanni da Udine e riceve numerose commissioni. Nel 1528 si trasferisce a Genova chiamatovi da Andrea Doria, di cui diviene artista di corte, e per il quale progetta e decora il Palazzo di Fassolo, dove verrà ospitato Carlo V nel 1533.

Nel 1538 ritorna a Roma, dove più numerose sono le possibilità di ottenere committenze all'indomani dell'ascesa al soglio pontificio di Paolo III Farnese. Ultimo degli allievi di Raffaello ancora in attività, Piero ottiene subito i favori del Papa che gli commissiona la decorazione dei propri appartamenti a Castel Sant'Angelo. Piero è da annoverare senz'altro tra i migliori disegnatori della prima metà del Cinquecento.

Consumato dall'asma e dalla blenorragia, «...una sera, parlando con un suo amico vicino a casa sua, di mal di gocciola cascò morto d'età d'anni quarantasette».

È sepolto nella cappella di San Giuseppe del Pantheon con questo epitaffio: «Perino Bonaccursio Vagae florentino, qui ingenio et arte singulari egregios cum pictores permultos, tum plastas facile omnes superavit, Catherina Perini coniugi, Lavinia Bonaccursia parenti, losephus Cincius socero charissimo et optimo fecere. Vixit annos 46, menses 3, dies 21. Mortuus 14 Calendis Novembris Anno Christi 1547».