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PITTORI: Dai Libri Girolamo

Madonna con Bambino in trono tra san Tommaso d'Aquino, sant'Agostino e i coniugi Centrego committenti

Madonna con Bambino in trono tra san Tommaso d'Aquino, Agostino e i coniugi Centrego committenti

 

 

DAI LIBRI GIROLAMO

1505-1510

Verona, chiesa di S. Anastasia

 

Madonna con Bambino in trono tra san Tommaso d'Aquino, sant'Agostino e i coniugi Centrego committenti

 

 

 

Questa pala d'altare ha per soggetto la Madonna con il Bambino braccio che siede in trono tra san Tommaso d'Aquino, sant'Agostino e i coniugi Centrego committenti. Agostino è ritto in piedi a destra e si rivolge in atto benedicente a un monaco inginocchiato in preghiera che sta leggendo un libro aperto. L'opera è anche conosciuta come Pala Centrego. Eseguita con la nuova tecnica della tela, l'opera misura cm 340 in altezza e 155 cm in larghezza. La critica bibliografica la attribuisce a Girolamo Dai Libri che la portò a termine fra il 1505 e il 1510. La pala è conservata a Verona nella chiesa di santa Anastasia.

Completati i restauri, questa chiesa si presenta come uno splendido esempio di gotico italiano. L'edificio venne alzato a partire dal 1290 con il contributo di varie famiglie veronesi e soprattutto degli Scaligeri che governavano la città. La basilica è strutturata in tre grandi navate sorrette da 12 formidabili colonne di marmo rosso di Verona. Il lato destro del transetto ospita l'Altare Centrego, un'opera imponente dedicata al domenicano S. Tommaso d'Aquino che risale al 1488-1502. Qui è conservata la pala ad olio su tela, delle dimensioni cm 340x155, nota come "Madonna in trono fra i santi Tommaso e Agostino2 dipinta da Girolamo Dei Libri, pittore e principale decoratore di manoscritti del Rinascimento veronese che conobbe l'ammirazione appassionata di Vasari.

Girolamo Dai Libri in quest'opera riuscì a mettere a frutto molti spunti tratti dalla minuziosità del disegno. Vi si riscontra altresì il gusto per il colore e lo splendore delle superfici come pure l'esaltazione degli elementi naturalistici per arricchire una grande e spaziosa tela. L'opera rivela una raffinata eleganza e uno squisito equilibrio formale, che hanno contribuito a d apprezzare le opere di Girolamo tanto da essere esposte nei più grandi musei internazionali, dal Metropolitan al Louvre, alla National Gallery, accanto ai capolavori dell'arte italiana rinascimentale. La pala è stata esposta nella mostra "Andrea Mantegna e le Arti a Verona 1450-1500" del 2006-2007 alla Gran Guardia di Verona.

 

 

Girolamo Dai Libri

Girolamo nacque a Verona nel 1474 circa da Francesco Dai Libri. Assieme al fratello Callisto si formò presso la bottega di suo padre, un celebre miniatore veronese molto apprezzato e conosciuto nei territori della Repubblica Veneta. Divenuto un valente miniatore, produsse importanti opere e tra i primi committenti troviamo i padri olivetani della chiesa di Santa Maria in Organo, che lo pagavano come "fiolo de magistro Francesco miniador". La sua prima opera pittorica è una Deposizione, eseguita su commissione della nobile famiglia veronese dei Da Lisca che la posero fino al XVIII secolo sull'altare della famiglia nella chiesa di santa Maria in Organo. La pala è stata quindi spostata nella chiesa di santo Stefano a Malcesine. Altra importante opera giovanile di Girolamo è il Presepio dei conigli che venne realizzata nel 1500 per la famiglia dei marchesi Maffei e riposta di fronte alla Deposizione in santa Maria in Organo. In questo periodo Girolamo sposò una donna, morta quasi subito, forse per la peste che colpì Verona fra il 1510 e il 1512, dopo avergli dato due figli, Chiara (1507) e Francesco (1509).

A questo periodo risalgono i santi Rocco, Sebastiano e Giobbe conservati nella chiesa di san Tomaso Cantuariense. Girolamo si risposò con una giovane donna di nome Cecilia, da cui ebbe tre figli, Zuan Paolo, Agnese, Granata. Dopo i disastri della guerra, cui seguì la pace di Cambrai, i padri di santa Maria in Organo rinnovarono la loro chiesa e commissionarono a Francesco Morone e a Girolamo Dai Libri la decorazione delle ante del nuovo organo. I due maestri, grandi amici, lavorarono in buon armonia. Alcune delle maggiori opere di Girolamo, come la pala di San Leonardo e la Madonna con il Bambino e sant'Anna, sono successive a questo periodo. Importanti testimonianze di Girolamo dai Libri nella sua veste di abile miniatore si riscontrano in tre corali custoditi all'Abbazia di San Benedetto in Polirone di San Benedetto Po, due dei quali datati 1154 e 1555. Girolamo morì nel 1555 a Verona, dove era sempre vissuto mietendo un meritato successo.