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PITTORI: Zenale Bernardino

Circoncisione di Gesù tra sant'Ambrogio, santa Caterina d'Alessandria, il donatore fra Jacopo Lampugnati, priore dei Padri Umiliati, sant'Agostino e san Girolamo

Sant'Agostino e san Girolamo

 

 

ZENALE BERNARDINO

1512

Parigi, Museo del Louvre

 

Circoncisione di Gesù tra sant'Ambrogio, santa Caterina d'Alessandria, il donatore fra Jacopo Lampugnati, priore dei Padri Umiliati, sant'Agostino e san Girolamo

 

 

 

Il dipinto di Zenale, che si conserva la Museo del Louvre a Parigi, raffigura la Circoncisione di Gesù: la Vergine tiene in braccio amorevolmente il figlio, mentre introno un nugolo di santi è prostrato in adorazione.

Si possono osservare da sinistra procedendo verso destra sant'Ambrogio, santa Caterina d'Alessandria e san Giuseppe, quindi il donatore fra Jacopo Lampugnati, priore dei Padri Umiliati, sant'Agostino e san Girolamo. Dipinto su tavola, l'opera misura cm 137,5 in altezza e cm 224,3 in larghezza. Nel passato il critico d'arte R. Longhi ne attribuì l'esecuzione a Vincenzo Civerchio. Prima di approdare al Louvre, l'opera apparteneva fino al 1861 alla Collezione G.P. Campana nella città di Roma.

L'opera è composta da tre pannelli originariamente accostati l'uno all'altro per rendere con maggior forza la struttura architettonica dipinta. L'insieme formava la struttura principale di un polittico che proveniva da Santa Maria della Canonica in Porta Nuova a Milano. Viene descritta nel Settecento e viene ricordata composta da sei pannelli: probabilmente nel piano superiore alla scena della circoncisione si sviluppava un Dio Padre in una lunetta assieme ad angioletti. Questa fascia purtroppo è andata persa. La tavola è stata probabilmente realizzata verso il 1512 per commemorare la nomina di Fra Jacopo Lampugnani a priore degli Umiliati. L'elezione avvenne nel 1491 come ricorda la scritta in calce al trono della vergine: ANNO 1491 XL. FR. IAM LAMPUGNANUS P. P. HUMIL. CAN.

 

 

Bernardo Zenale

Nato a Treviglio verso il 1463, lavorò nel milanese e già dal 1481 lo troviamo iscritti nella gilda dei pittori. Nel 1485 firma la monumentale Pala di san Martino per la omonima chiesa di San Martino. Lavora quindi con Jacopino de Mottis alla Certosa di Pavia, e nel 1490 Ludovico il Moro gli fa decorare una sala del Castello Sforzesco di Milano. Assieme a Bernardino Butinone, Zenale affresca le Storie di Sant'Ambrogio in san Pietro in Gessate. All'approssimarsi del Cinquecento si affranca dallo stile espressionista di Butinone e nelle sue opere cominciano a evidenziarsi influssi dell'arte di Leonardo da Vinci. Si accosta anche allo stile di Bernardino Luini. Fra le opere di questo periodo va ricordata la Deposizione nella cappella del Santissimo Sacramento della chiesa di San Giovanni Evangelista (1509). Nel 1510 dipinge la pala con la Vergine e il Bambino tra i Santi Ambrogio e Gerolamo per la chiesa di San Francesco a Milano, che oggi si conserva al museo di Denver. A questo periodo risale anche la pala Lampugnani, oggi al Louvre. Nel 1522 subentra a Giovanni Antonio Amadeo come architetto della Veneranda fabbrica del Duomo. Giovan Paolo Lomazzo di lui ricorda la grande perizia negli scorci e nella prospettiva, e cita un suo trattato sull'argomento, oggi perso. Zenale muore a Milano nel 1526.