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PITTORI: Giuseppe Briffa

Agostino consegna la regola ai monaci

Agostino consegna la regola ai monaci

 

 

GIUSEPPE BRIFFA

1931

Rabat di Gozo, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino consegna la regola ai monaci

 

 

 

Il quadro raffigura l'episodio leggendario della consegna della regola da parte di Agostino ai suoi monaci. Il santo ritto in piedi indossa la tunica nera dei frati agostiniani e con la mano destra offre la regola ad un monaco inginocchiato davanti a lui. Altri monaci sono inginocchiati ai suoi lati, mentre altri assistono alla scena sullo sfondo seduti dietro un bancone. La consegna avviene in un grande locale, che appartiene probabilmente a uno spazio di un monastero. Le figure hanno una posture rigida e ieratica che riesce a esprimere molto bene la importanza del gesto di Agostino. Nella scritta sopra il quadro si legge l'incipit della regola: ANTE OMNIA DILIGATUR DEUS.

 

La data dell'arrivo degli agostiniani a Malta è incerta anche se pare che abbiano stabilito una loro presenza sull'isola solo verso la metà del Trecento. Luigi Torelli OSA nel suo famoso libro Secoli Agostiniani afferma che gli Agostiniani si stabilirono nelle isole nel 1386, dato che in quell'anno un certo fra Francesco di Malta era vicario generale della Sicilia.

Altri storici dell'Ordine agostiniano come Bonaventura Attardi e Parrucca Portelli affermano che il monastero era menzionato già nei registri dell'Ordine nel 1453.

Prima di stabilirsi a Victoria, nota anche come Rabat di Gozo, l'Ordine si era stabilito a Xagħra vicino a una piccola chiesa dedicata a Nostra Signora delle Sette Gioie. La prima citazione del monastero e della chiesa risale al 1435. Un dipinto di sant'Agostino che prega la Madonna circondato da sette angeli, che rappresentano le sette gioie, è ancora presente nel monastero di Victoria e tradizionalmente si ritiene che risalga all'anno 802. E' opinione comune che questo dipinto sia stato portato a Victoria trasferendolo dalla cappella di Xaghra. Nell'ottobre del 1652 papa Innocenzo X ordinò la chiusura sia del monastero che della chiesa. Tuttavia grazie all'intervento del Gran Maestro Giovanni Paolo Lascaris entrambi furono riaperti dopo soli quattro mesi . Nel monastero si conserva ancora oggi un vecchio ritratto del Gran Maestro Lascaris.

Dopo precedenti ampliamenti, nel Seicento la chiesa fu ricostruita e i lavori terminati tra il 1662 e il 1666. La nuova chiesa fu consacrata dal vescovo di Malta Vincenzo Labini nel 1782. Anche il monastero fu ampliato su progetto di Ferdinandu Valletta. I lavori iniziarono nel 1690 e furono terminati entro il 1717.

La pala d'altare della chiesa raffigura Agostino di Ippona, Giovanni Battista e Guglielmo I, duca di Aquitania. Fu dipinta da Mattia Preti nel 1694 e venne pagata da Giovanni Gurgion. Nella chiesa, sotto il terzo altare laterale, è presente il corpo di santa Dionisia fu portato da Roma nel 1836. Anche l'icona della Beata Vergine del Buon Consiglio sull'altare maggiore fu portata da Roma nel 1765.

Quattro grandi statue in pietra dominano l'ingresso della chiesa e del monastero. Rappresentano la Madonna della Cintura, Sant'Agostino, San Tommaso da Villanova e San Nicola da Tolentino. Le statue furono scolpite da Antonio Busuttil e furono erette di fronte alla chiesa nel 1860.

 

Giuseppe Briffa

Nato nel 1901 a B'Kara, Giuseppe Briffa è certamente uno dei più grandi artisti della sua epoca. Da ragazzo è stato apprendista con suo padre che era un decoratore di chiese. Briffa ha studiato arte alla Birkirkara Primary School sotto Giuseppe Duca e ha studiato disegno alla St Elmo School, oltre a prendere lezioni alla Malta Society of Arts, Manufactures and Commerce. Non ha mai cercato la fama, sebbene le sue opere siano diffuse in varie chiese di Malta e Gozo. In Kerċem, il tono della sua arte può essere visto nella chiesa parrocchiale da un capo all'altro, come un esempio vivente del suo talento.

Alla fine della prima guerra mondiale studiò il colore con Edward Caruana Dingli. Avendo mostrato un particolare interesse ai suoi disegni riuscì a studiare disegni dello scultore Boris Edwards. Giuseppe Briffa è morto nel gennaio 1987.