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PITTORI: Luigi Gainotti

Conversione di sant'Agostino

Conversione di sant'Agostino

 

 

GAINOTTI LUIGI

1928

Savona, chiesa di sant'Ambrogio

 

Conversione di sant'Agostino

 

 

 

L'affresco venne dipinto dal pittore Luigi Gainotti nella chiesa di sant'Ambrogio nel quartiere di Longino. Fra le varie scene che narrano la vita del vescovo milanese, cui la chiesa è dedicata, troviamo questa che raffigura la Conversione di Sant'Agostino, o meglio la presentazione di Agostino ad Ambrogio da parte di Monica, dopo la sua decisione di farsi catecumeno e cristiano. Di questa realizzazione si conosce anche un bozzetto preparatorio, dove compaiono le immagini di Agostino e Monica.

Ambrogio, nei suoi paramenti episcopali se ne sta seduto sulla sua cattedra, con alle spalle un tavolo dove sono assiepati simboli religiosi. Davanti a lui, Monica, ritta in piedi, vestita modestamente con un velo azzurro sul capo, presenta il figlio Agostino, che umilmente si è disposto in ginocchio dinanzi all'autorevole vescovo.

Agostino ha un aspetto giovanile, le braccia e le mani ripiegate sul petto in preghiera. E' leggermente incurvato e fissa umilmente lo sguardo a terra, senza osare incrociare il volto di Ambrogio. La scena si svolge in una camera disadorna, dove la scena centrale assorbe l'intera attenzione dello spettatore.

La chiesa di sant'Ambrogio è la chiesa parrocchiale del quartiere di Legino della città di Savona. Ha un aspetto seicentesco con un alto campanile e facciata rivolta verso un vicolo. E' strutturata in tre navate e conserva, fra le altre, pitture di Francesco Coghetti quali "l'Apoteosi di sant'Ambrogio" e "la Madonna con Bambino".

Nel 1586 Papa Sisto V concesse indulgenze ai Confratelli di S. Ambrogio, che furono per secoli zelanti osservatori di molte ricorrenze religiose. La vita della confraternita era regolata da uno statuto, che prevedeva le cariche di Priore, Ufficiali e Sindaci addetti alle varie incombenze relative alla vita dell'Oratorio. Il patrimonio della Confraternita era piuttosto florido grazie alle entrate dei contadini e dei devoti. L'autorità militare confischerà i beni immobiliari e i Confratelli rimarranno senza una sede dal 1916 al 1921.

 

 

Luigi Gainotti

Nasce a Parma nel 1859, figlio del pittore Ireneo Gainotti. Con la famiglia da Parma si trasferì a Sampierdarena, un sobborgo industriale di Genova. In questa città frequenta lo studio di Nicolò Barabino e i corsi di pittura che il maestro teneva presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti. Nel 1878 realizzò un grande affresco a Sampierdarena, che raffigura l'Adorazione dei Magi nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie. Nel 1893 fu nominato accademico della Ligustica e poi docente della scuola di disegno. Collaborò con il maestro Barabino e si associò con Francesco Semino (1832-1883). Nel corso della sua carriera realizzò moltissimi dipinti e affreschi. Produsse ritratti, per i quali fu molto apprezzato e i suoi paesaggi esprimono una notevole spontaneità. La sua attività principale fu rivolta soprattutto agli affreschi a soggetto religioso, da cui il soprannome di "pittore delle cento chiese". Morì a Genova nel 1940 e sua figlia Ada (1896-1969) ne seguì le orme, dipingendo soprattutto ritratti e vedute marine e montane.