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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Novecento: Antonio Martínez PenellaPITTORI: Antonio Martínez Penella
Agostino vescovo e cardioforo
PENELLA ANTONIO MARTINEZ
1958
Madrid, chiesa di Santa Rita
Agostino vescovo e cardioforo
Questa statua che raffigura sant'Agostino vescovo e cardioforo si trova nella cappella dedicata al santo che si trova nella chiesa di santa Rita a Madrid dei padri agostiniani Recolletti.
Questa chiesa dedicata a santa Rita fu costruita a Madrid verso la metà del Novecento. Iniziata nel 1956 la costruzione fu terminata nel 1959, quando venne inaugurata solennemente. La sua struttura è molto ampia, presenta delle linee moderne, circolari e è riccamente decorata. Già sulla facciata scopriamo notevoli rilievi che rappresentano scene tratte dalla vita di santa Rita oltre a statue che raffigurano la santa, Agostino e il Cristo della Riconciliazione, opera di Penella Antonio Martínez, un abile scalpellino.
Al suo interno si segnalano i murales del pittore Juan Barba che descrivono la vita di san Nicola da Tolentino. Nella cripta sono state invece dipinte una serie di episodi che narrano il lavoro missionario agostiniano nella provincia delle Filippine.
La cappella dedicata a sant'Agostino si caratterizza per il simbolismo del colore dorato caldo e numinoso. Davanti al muro in pietra berroqueña si staglia il santo che è stato scolpito in legno di scolpito quercia dal maestro Penella. Agostino si presenta come un uomo anziano, ma dalla postura maestosa e imponente. Ha una barba lunga, che scende fino al petto.
E' seduto ed ha un atteggiamento meditativo, rivestito dei suoi paramenti episcopali. Nella mano sinistra alzata tiene il bastone pastorale mentre nella destra impugna un cuore fiammante, simbolo iconografico del suo amore per Dio. Ai suoi piedi troviamo altri due simboli frequenti nella sua iconografia: un grande libro e una penna con il calamaio colmo di inchiostro sottolineano il suo lavoro di apologeta prolifico ed efficace. Il santo viene qui presentato, prima di tutto, come il santo delle certezze dogmatiche, il campione dell'ortodossia, manifestata con parole semplici e comprensibili.
La chiesa madrilena di santa Rita è stata edificata dagli Agostiniani Recolletti della Provincia di San Nicola da Tolentino. Presenti nelle Filippine, così pure in modo significativo in Messico e in Inghilterra, tuttavia è la Spagna il centro di formazione religiosa specialmente in Navarra a Muddy, Monteagudo e Marcilla e più recentemente in Hondarribia. Nel 1952 il Consiglio Provinciale approvò l'istituzione di un insediamento a Madrid. Il Priore provinciale si incontrò con José María García Lahiguera, vescovo ausiliare e vicario generale della diocesi di Madrid per visitare il luogo dove sarebbe sorto il nuovo insediamento, situato in una zona allora in fase di sviluppo nel quartiere di Madrid, al confine con la City University. Nel 1953 iniziò la costruzione della grande residenza dei religiosi, su progetto degli architetti Antonio Vallejo Alvarez e Ramon Ramirez de Dampierre, che hanno proposto un edificio di grandi dimensioni con facciata piana, in mattoni rossi, con finestre geometricamente disposte e incorniciate in granito grigio.
Questa scelta stilistica, sia pur lontanamente, evocava l'antico convento dei Recoletos che sorgeva sul sito dell'attuale Biblioteca Nazionale, che l'Ordine aveva dovuto lasciare dopo la confisca di Mendizabal nel XIX secolo. All'intersezione delle due vie Gaztambide e Cea Bermúdez, l'edificio presenta anche una torre alla cui base una nicchia ospita un rilievo in pietra bianca di Colmenar de Oreja scolpita da Antonio Martinez Penella. Il rilievo raffigura il busto di sant'Agostino vescovo e dottore.