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Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
EDMUND SHARP
1900-1903
Dublino, chiesa di sant'Agostino
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
L'altare maggiore della chiesa di sant'Agostino a Dublino è una splendida opera dello scultore Edmund Sharp. dove la pala d'altare trova un meraviglioso coronamento a cuspide con le sue sculture. All'interno di diverse nicchie troviamo i santi cari al'ordine agostiniano: qui è raffigurato sant'Agostino nella sua dignità di vescovo.
La figura del santo è stata realizzata in marmo bianco ed esprime i caratteri che tipicamente vengono attribuiti al santo nella iconografia tradizionale. Indossa gli abiti episcopali, in testa porta la mitra, nella mano destra regge il bastone pastorale e nella sinistra tiene stretto al petto un libro.
Il volto di Agostino esprime serenità con i lineamenti dolci e una folta barba che abbellisce il viso.
8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.
8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.
8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.
8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.
8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.
8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.
POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6
Edmund Sharp
Famoso scultore di monumenti, attivo a Dublino, Edmund Sharp era probabilmente il figlio di Charles Sharp, un muratore di Maidstone nel Kent. Nacque nel 1853 e in gioventù fu apprendista nella bottega di suo fratello George Sharp di Hastings, nel Sussex, dove viene registrato nel censimento inglese del 1871. A vent'anni si trasferisce a Dublino dove lavora nella bottega di Patrick J. O'Neill e James Pearse. Quando poco dopo O'Neill e Pearse si separano, Sharp diventa capo bottega di Pearse verso il 1878 suo socio. Nel 1888 apre una attività in proprio e sistabilisce nei locali della ex Concert Rooms, dove installa i macchinari più moderni per l'epoca. Fu il primo ad introdurre macchine pneumatiche nella moderna della lavorazione del marmo in Irlanda. L'alta capacità produttiva nel 1904 gli permetteva di completare un altare a settimana. Un suo opuscolo pubblicitario del 1920 sosteneva che la bottega era la più grande del loro genere in Gran Bretagna e Irlanda e che aveva già realizzato più di cinquecento altari in marmo. L'elenco delle opere principali di Sharp includono molti lavori in Inghilterra, Scozia, America, Australia e Sud Africa.
Sharp è morto in una casa di cura Dublino nel 1930 e fu sepolto nel cimitero di Glasnevin. Si era sposato nel 1879, ma non ebbe figli. Di carattere geniale e piacevole, era membro della Association of Ireland fin dalla sua fondazione nel 1896. Sharp ha viaggiato frequentemente all'estero visitando la maggior parte dei paesi europei e la Turchia.