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PITTORI: Pedro Alexandrino de Carvalho

Sant'Agostino cardioforo combatte le eresie

Sant'Agostino cardioforo combatte le eresie

 

 

PEDRO ALEXANDRINO DE CARVALHO

1802

Odivelas, chiesa di sant'Adriano

 

Sant'Agostino cardioforo combatte le eresie

 

 

 

La piccola e antica chiesa matrice di sant'Adriano nel comune di Odivelas, distretto di Lisbona, si trova nel centro storico del paese. Non è noto quando sia stata costruita, tuttavia su un frammento di lapide, tuttora conservato nel Battistero si trova scritta la data 1546. Sulla porta laterale è visibile un'altra iscrizione che riporta l'anno 1560. Il terremoto del 1755 causò gravi danni all'edificio. Un quadro che raffigura l'Ultima Cena domina l'intero spazio sopra l'Altare della Cappella Maggiore: fu dipinta da Pedro Alexandrino, che l'ha firmata e datata 1802. Alle pareti sono appese altre tele dello stesso artista, che propongono i quattro Dottori della Chiesa: sant'Agostino, sant'Ambrogio, san Gregorio Magno e san Girolamo.

Agostino è raffigurato in abiti vescovili con una semplice mitra in testa, seduto davanti al suo tavolo di lavoro. Ha le braccia allargate e lo sguardo rivolto verso l'alto, quasi fosse in estasi contemplativa. Nella mano destra regge verso l'alto un cuore fiammante, mentre con la sinistra trattiene un grande libro chiuso. Sul tavolo, da cui scende una tovaglia verde, si notano due calamai ciascuno con una penna intinta nell'inchiostro. Ai suoi piedi giace supino seminudo, rannicchiato sopra un libro un uomo che raffigura un eretico vinto dalla forza persuasiva di Agostino.

Pedro Alexandrino viveva in questa parrocchia in una fattoria chiamata "Quinta do Pintor" e oltre a dipingere diverse tele delle chiese di Lisbona dopo il terremoto del 1755, realizzò questi quadri nella Chiesa Madre.

L'istituzione della Repubblica, nel 1910, determinò la nazionalizzazione di tutti gli edifici religiosi, compresa la chiesa di Póvoa. La chiesa riaprì al culto nel 1932. Attualmente l'edificio forma un ammasso orizzontale di volumi articolati con diversi tetti a capanna. Il suo frontespizio è rivolto a sud-ovest, terminando con un timpano. Al centro del frontespizio svetta un portale con arco conopiale fiorito. Il portale, in calcare di Liós, è sormontato da un pinnacolo a due piani. A sinistra della navata, la cappella di sant'Antonio è rivestita di piastrelle del Novecento.

A destra troviamo l'Altare dei Dolori, con un grande dipinto raffigurante il Calvario, sovrapposto a un grande crocifisso. In altri due piccoli altari nella navata, troviamo raffigurazioni di san Sebastiano e di Nostra Signora di Fatima. Altri due quadri si trovano nel presbiterio, con immagini dell'Arcangelo Michele e di Adriano santo patrono della chiesa.

 

 

Pedro Alexandrino de Carvalho

Pedro Alexandrino de Carvalho nasce a Lisbona nel 1729, figlio di Lázaro de Carvalho e Maria Antónia de Matos. Discepolo di João Mesquita e Bernardo Pereira Pegado, conobbe André Gonçalves. Il suo stile passa dal barocco italiano, in particolare della scuola romana, al rococò francese, di cui divenne uno dei migliori interpreti in Portogallo. Nell'ultimo periodo della sua carriera in alcuni dipinti si accostò allo stile neoclassico. La sua pittura domina l'attività artistica portoghese della seconda metà del Settecento. Noto come il pittore dei religiosi, per le tematiche dei suoi quadri, realizzò opere per diverse chiese della regione di Lisbona quando furono ricostruite dopo il terremoto del 1755. Sposò Teresa Rosa da cui tuttavia non ebbe figli. Si dedicò con impegno alla formazione degli artisti e alla difesa dei loro interessi e in questa ottica riorganizzò l'Irmandade de São Lucas, che era in declino dopo il terremoto. Nel 1785 Pina Manique lo nominò fra i direttori dell'Academia do Nu. Abitava in una proprietà a Póvoa de Santo Adrião a Lisbona, che, dopo la sua morte nel 1810, lasciò in eredità alle sue pronipoti Maria Raimunda, Maria do Carmo e Ana José de Lara. Venne sepolto nella Chiesa di San Giuseppe a Lisbona.