Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Charles-Laurent Maréchal

PITTORI: Charles-Laurent Maréchal

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MARECHAL CHARLES-LAURENT

1860-1870

Parigi, chiesa di san Germano

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa bella raffigurazione di sant'Agostino si trova in una vetrata della chiesa parigina di san Germano l'auxerrois. Il santo vi è raffigurato nella sua tradizionale iconografia di vescovo con la mitra in testa, il bastone pastorale nella mano sinistra e un libro trattenuto dalla mano destra sul petto.

Il volto del santo riprende la consolidate forme pittoriche che lo mostrano come una persona matura con una folta barba che gli scende sul petto.

Le vetrate della chiesa vennero realizzate da Laurent-Charles Maréchal e da Louis-Napoléon Gugnon.

Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

La chiesa di san Germano divenne la parrocchia dei reali di Francia quando la casata dei Valois si stabilì al Louvre. E' questo il motivo per vi si trovano sepolti molti artisti di corte quali Nöel-Nicolas Coypel, François Boucher, Jean-Baptiste van Loo, Jean-Baptiste-Siméon Chardin, Antoine Coysevox, Nicolas Coustou, Louis Le Vau, Jacques-Germain Soufflot, e molto altri.

Una primitiva chiesa dedicata a san Germano vescovo di Auxerre esisteva già in età merovingia dove oggi sorge l'edificio. Questa chiesa tuttavia venne distrutta durante l'assedio di Parigi dell'885-886 ad opera dei Vichinghi. La chiesa venne ricostruita tra il Duecento e il Quattrocento e subì diversi restauri nel corso dei secoli.

Durante la Rivoluzione francese la chiesa fu depredata e trasformata in magazzino. Nel 1802 tuttavia ritorno al culto. Durante il Secondo Impero francese, il Barone Haussmann si rifiutò di demolire l'edificio e all'architetto Jacques Hittorff venne dato l'incarico di costruire alla sinistra di quest'ultima la sede del I arrondissement, con una facciata quasi gemella a quella della chiesa.

 

Maréchal Laurent-Charles

Disegnatore, pittore a pastello del vetro, Maréchal fu un artista francese dell'Ottocento. E' famoso soprattutto per le sue vetrate ed è considerato il leader del movimento pittorico che Baudelaire aveva chiamato Scuola di Metz. Nato a Metznel 1801 da giovane frequentò corsi presso la scuola d'arte locale. Affascinato dall'Italia, Maréchal aveva una ammirazione sconfinata per la pittura italiana e considerava l'Italia la casa degli artisti. Interessato a tutti i generi, dai paesaggi ai grandi dipinti storici, Maréchal finì per interessarsi principalmente alla pittura su vetro colorato, dove eccelse nella finestra-tavolo. Nel 1838 aprì a Metz un laboratorio di pittura su vetro con il fratello Gugnon. Instancabile lavoratore, nel 1853 si trasferì a Parigi, dove ha perfezionato le tecniche per la produzione industriale di vetrate, diventando uno dei più importanti pittori di vetro in Francia nella seconda metà del XIX secolo. Crea le finestre della Esposizione Universale del 1855 e con il fratello Gugnon lavora alle vetrate della chiesa neo-gotica di Saint-Germain l'Auxerrois a Parigi. Tra i suoi lavori ci sono 12.000 finestre, con 4600 figure. Dopo la guerra franco-prussiana del 1870, Laurent-Charles Maréchal lasciò la sua città natale optando per la Francia dove si trasferisce a Bar-le-Duc rifondando una sua bottega. Maréchal muore nel 1887 a Bar-le-Duc. Tra i suoi figli un buon artista fu il pittore Raffaello Charles Maréchal (1818-1886).