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Agostino accoglie un neofita
NICCOLO' RANIERI
1800-1810
L'Aquila, Museo Nazionale d'Abruzzo
Agostino accoglie un neofita
Il dipinto di Ranieri presenta un buon grado di luminosità, che è parzialmente offuscata da una patina grigiastra. Agostino è seduto al centro della scena e indossa i suoi paramenti episcopali con la mitra in testa e il piviale giallo. Il santo è attorniato da alcuni personaggi, che, dagli indumenti che indossano, si rivelano frati che seguono la sua regola. Ai suoi piedi è inginocchiato un giovane con le mani contrite sul petto. Agostino allarga le braccia tenendo fra le mani una tonaca monacale che offre al giovane. Alla sua destra un monaco dalla barba nera offre a sua volta la cintura di cuoio simbolo della fedeltà che contraddistingue i monaci agostiniani.
Su un piano superiore appare in una splendida luce la colomba dello Spirito Santo che proietta un fascio di luce sulla scena. Ai lati due coppie di angioli guardano soddisfatti la scena. A destra è panche una donna con le mani giunte in preghiera. L'opera esprime un buon livello generale dell'insieme, cui però fa riscontro la freddezza dei contorni e la semplicità della fisionomia dei personaggi.
Ranieri Niccolò
Nasce a Guardiagrele nel 1749 e dopo una prima formazione nel paese natale, studiò i maestri del Cinquecento nel corso dei suoi soggiorni all'Aquila e a Roma. Affrescò numerose chiese abruzzesi, fra cui ricordiamo la chiesa di sant'Agostino a l'Aquila con le Storie di sant'Agostino e la chiesa degli Osservanti a Lanciano con un san Giovanni di Capestrano. Dipinse quadri di storia sacra seguendo i canoni accademici. Le fonti bibliografiche ricordano anche un Mosè salvato dalle acque, una Natività di Cristo, un san Girolamo e La Concezione, realizzata all'età di 92 anni, per la chiesa di Filetto.
Morì nell'anno 1850.