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PITTORI: Pier Francesco Fiorentino

Madonna col Bambino tra sant'Agostino, sant'Antonio Abate, l'Arcangelo Raffaele e Tobiolo

Madonna col Bambino tra sant'Agostino, sant'Antonio Abate, l'Arcangelo Raffaele e Tobiolo

 

 

PIER FRANCESCO FIORENTINO

1477

Anversa, Museo Reale di Belle Arti

 

Madonna col Bambino tra sant'Agostino, sant'Antonio Abate, l'Arcangelo Raffaele e Tobiolo

 

 

 

Questa tavola di Pier Francesco Fiorentino si trova ad Anversa nel  Koninklijk Museum. L'opera raffigura la Madonna in trono col Bambino in braccio tra i santi Agostino, Antonio Abate, a sinistra, e l'Arcangelo Raffaele e Tobiolo, a destra. L'opera è datata 1477 come si può osservare sul gradino del basamento del trono mariano. Dipinto a olio su tavola, il quadro misura cm 159 x 172. Agostino è raffigurato con i suoi paramenti episcopali sulla sinistra, in atto di leggere un libro. In testo porta una mitra preziosamente lavorata e cinta da un'aureola. Sotto il piviale si nota agevolmente la presenza della tunica nera propria dei monaci eremitani di regola agostiniana. Al suo fianco notiamo la presenza di Sant'Antonio Abate che indossa a sua volta la veste eremitana: questo doppio particolare lascia presagire che l'opera sia stata commissionata da un convento o da una fondazione dell'ordine. Alla destra del trono della Vergine è ritratto Tobiolo con l'Arcangelo Raffaele. In basso a sinistra si osserva una minuta figura di una donna in preghiera, che potrebbe essere identificata con il mecenate committente.

 

 

Pier Francesco Fiorentino

Nasce a Firenze verso il 1444. Suo padre è il pittore fiorentino Bartolomeo di Donato, nella cui bottega riceve la prima formazione artistica. A venticinque anni diventa sacerdote e per tal motivo viene indicato anche come Pier Francesco Prete. La sua crescita artistica si sviluppa soprattutto nella frequentazione della cerchia di Benozzo Gozzoli. Lavora con il maestro a San Gimignano e Certaldo negli anni sessanta del Quattrocento. Sappiamo anche che nel 1475 collaborò con Ghirlandaio alla decorazione di una volta della navata principale del Duomo di San Gimignano. Nello stesso periodo porta a termine per la Cappella di San Guglielmo nella Collegiata di Empoli una tavola con la Madonna in trono assieme al Bambino tra i santi Matteo apostolo, Guglielmo eremita, Barbara e Sebastiano. Di lui si perdono le tracce dopo il 1497.