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PITTORI: Maestro di Grossgmain

Sant'Agostino e san Gerolamo

Sant'Agostino e san Gerolamo

 

 

MAESTRO DI GROSSGMAIN

1490-1500

Frisinga, Museo Diocesano

 

Sant'Agostino e san Gerolamo

 

 

 

La tavola raffigura i due santi Dottori della Chiesa Agostino e Gerolamo. Quest'ultimo è caratterizzato dal suo vestito cardinalizio con il testa il tipico cappello. Gerolamo ha un volto ancora giovanile e lo sguardo rivolto verso l'alto. Le sua mani trattengono un libro aperto e il santo indica con l'indice della mano destra con vigore un passo dello scritto sul libro. Accanto a lui, seduto sulla stessa panca, se ne sta assorto nella sua lettura Agostino. Il santo indossa un semplice piviale, sopra cui si nota chiaramente la cocolla nera dei monaci agostiniani che seguono la sua regola. In testa porta una elegante e semplice mitra. Le mani portano i guanti e reggono un libro che Agostino tiene aperto e che sta leggendo, tutto assorto, con molta attenzione. Il volto di Agostino è piuttosto giovanile e imberbe. Sulle ginocchia ha un cuore trafitto da una freccia. Si tratta di un chiaro riferimento a un passo delle Confessioni:

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

Entrambi i due santi portano ai piedi delle modeste quanto eleganti scarpette nere.

Il dipinto viene attribuito al "maestro di Großgmain", una delle personalità più cangianti del tardo gotico, di cui non è noto il nome. Fu attivo tuttavia nella cerchia di pittori che lavorarono con Rueland Frueauf il Vecchio.