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PITTORI: Maestro dell'Osservanza

Agostino consegna la regola ai suoi monaci

Agostino consegna la regola ai suoi monaci

 

 

MAESTRO DELL'OSSERVANZA

1430-1435

Collezione privata

 

Agostino consegna la regola ai suoi monaci

 

 

 

Questa miniatura viene attribuita al cosiddetto Maestro dell'Osservanza. Costituisce il capoletta L(aetare mater nostra Jerusalem) tratto dall'antifona dei Vespri per l'ottava della festa di sant'Agostino. La miniatura presenta analoghe decorazioni di tipo vegetale che ricorrono in altre due miniature che raffigurano il battesimo del santo e una Vergine con altri santi. La scena è collocata all'interno di uno spazio definito da sottili colonne che riescono a dividere in tre sezioni il corpo del capolettera. nella sezione centrale è collocato Agostino in trono, mentre nelle due laterali avviene la consegna della regola. L'episodio riprende lo schema iconografico diffuso per questa scena, dove Agostino in paramenti episcopali, seduto su una cattedra, consegna la pergamena della regola a una monaca e ad un monaco.  La miniatura risale al 1430-1435 ed è conservata in una collezione privata in Austria. E' dipinta a tempera e oro su pergamena, con le dimensioni di cm 14,5 x 11,2. Il vestito di Agostino presenta abrasioni estese con un cattivo stato di conservazione.

L'episodio della consegna della regola ai frati agostiniani è un elemento diffuso nella iconografia agostiniana già a partire dai codici miniati del XIII secolo e fa seguito alla istituzione dell'Ordine agostiniano nel 1256. La consegna ha un valore altamente simbolico in quanto vuole esprimere la diretta dipendenza degli agostiniani da Agostino. L'Ordine agostiniano sarebbe, secondo questa concezione, il naturale prolungamento dell'esperienza monastica inaugurata da Agostino in Africa.

Alcuni studiosi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona.

 

Maestro dell'Osservanza

Non si conosce l'esatto nome di questo pittore pittore e miniatore quattrocentesco di scuola senese. Lo conosciamo attivo in Toscana tra il 1425 e il 1450. Il nome con cui viene definito deve la sua origine a una pala che raffigura la Madonna con Bambino e i santi Ambrogio e Gerolamo nella basilica dell'Osservanza a Siena. Taluni critici l'hanno identificato con un certo Vico di Lucca, aiutante del Sassetta nella produzione di stendardi per il Duomo di Siena. Certamente fu uno dei protagonisti della pittura quattrocentesca senese, assieme a Sassetta con cui condivide numerose notazioni stilistiche.