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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Maestro di PolverigiPITTORI: Maestro di Polverigi
Madonna in trono con Agostino e la Maddalena
MAESTRO DI POLVERIGI
1450-1500
Polverigi, chiesa del SS. Sacramento
Madonna in trono con i santi Agostino e Maddalena
Il quadro è di autore ignoto del XV secolo e si trova a Polverigi nella chiesa del SS. Sacramento, tra il primo e il secondo altare di sinistra. Questa chiesa, che nel medioevo aveva il titolo dedicato a S. Maria Maddalena, era in origine annessa al locale monastero agostiniano. La scena dipinta dal pittore presenta una notevole profondità dell'orizzonte cui concorre la spettacolare architettura del portico che racchiude amorevolmente le immagine della vergine e del Bambino attorniati da due santi che si riconoscono nella Maddalena e in Sant'Agostino. La presenza di questi santi ai piedi della Vergine è ampiamente giustificata: alla Maddalena era dedicata la chiesa, mentre Agostino è da sempre considerato dall'Ordine agostiniano (costituito definitivamente nel 1256) il suo originario e vero fondatore. La vergine, che regge sulle gambe il Bambino nudo ritto in piedi, è seduta su un trono dalla forma inusuale che richiama gli stilemi stilistici dell'artigianato dell'epoca. La seggiola, poggia su un forma semplice, ma elegante, con una classica volumetria esagonale, A sua volta la pesantezza di questa struttura è ingentilita da sei gambe che richiamano la forma di una zampa di animale con gli artigli.
La vergine e il bambino ne risultano alleggeriti, quasi aerei e si staccano con maggior forza anche dal paesaggio che fa da sfondo e che ripete i tipici argomenti narrativi del Quattrocento con la montagna o la rocca che porta una casa fortificata o un castello. Vista l'ubicazione dell'opera e la tipologia dei costrutti artistici, la tela risale certamente all'epoca rinascimentale e si è sviluppata in una bottega di artisti umbri. Agostino vi è raffigurato in abiti vescovili, volutamente sovrapposti sopra il saio nero dei monaci agostiniani, con in mano un libro, la mitra in testa e il bastone pastorale fra le braccia. Nella stessa chiesa è conservato un quadro di Domenico Simonetti con tema la Madonna della Cintura.
Tra le virtù mariane che Agostino ama mettere in evidenza, c'è senz'altro la fede. Durante il periodo dell'Avvento, pochi giorni prima di Natale, siamo invitati a contemplare il Mistero del concepimento del Figlio di Dio nel grembo purissimo di Maria. La liturgia ci propone un'omelia di Agostino in cui si trova questo bellissimo elogio della fede della Madonna: "Ascoltò la Parola di Dio e la custodì: custodì più nella mente la Verità che nel grembo la carne. Cristo è verità, Cristo è carne: Cristo-Verità nell'anima di Maria, Cristo-carne nel grembo di Maria". Proprio per questa sua capacità di ascoltare e custodire con devozione la Parola di Dio e poi di metterla in pratica con amorosa sollecitudine, la Madonna è un modello per i fedeli che, pur consapevoli dei privilegi che solo a Lei furono concessi, devono sforzarsi di imitarla. In fondo, la vita cristiana altro non è che cercare di compiere la volontà di Dio mossi dalla fede. I fedeli possono alzare lo sguardo e contemplare nella Madonna l'esempio più bello da seguire.
Per la sua fede ella diviene la Madre del Salvatore: "Beatior est Maria percipiendo fidem Christi quam concipiendo carnem Christi - Maria è più felice nel ricevere la fede di Cristo che nel concepire la carne di Cristo."
AGOSTINO, De sancta virginitate, 3, 3