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PITTORI: Bartolomeo Vivarini

Trittico di san Marco nella Cappella Corner

Trittico di san Marco nella Cappella Corner

 

 

VIVARINI BARTOLOMEO

1474

Venezia, Basilica di santa Maria Gloriosa dei Frari

 

Trittico di san Marco con Agostino e santi

 

 

 

La figura di Agostino associata a quella di san Paolo compare nello scomparto destro del cosiddetto Trittico di san Marco realizzato nel 1474 da Bartolomeo Vivarini per l'altare della Cappella Corner, oggi di san Marco, nella Basilica francescana di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia. Dipinta a tempera su tavola, lo scomparto misura 165x57 cm.

L'opera commissionata a Vivarini dava finalmente esecuzione completa al legato testamentario di Federico Corner, morto nel 1382, che esigeva di essere sepolto assieme al fratello Marco in una cappella da erigersi in onore del Patrono veneziano. Oggi è una delle più belle cappelle della basilica, aggiunta all'originario corpo della chiesa nel 1417. Alla parete di fronte è presente il monumento a Federico Corner, benemerito della Serenissima Repubblica durante guerra di Chioggia contro Genova, morto nel 1382.

Sull'altare il trittico firmato di Bartolomeo Vivarini da Murano rappresenta, al centro, san Marco benedicente e seduto su un trono rinascimentale. Il santo è attorniato da quattro angeli di cui due stanno seduti su di un gradino e suonano un liuto ed una viella. Il trono di marmo bianco è ornato di fini arabeschi in stile lombardesco tipico del rinascimento maturo. Due piccoli pilastri lo abbelliscono e, sopra i capitelli senza architrave, si incurva un arco su cui tre angioletti reggono un festone, guarnito di verde e frutta, che penzola ai due lati in curve simmetriche. La parte intagliata in legno dorato di stile gotico fiorito propone pinnacoli e fogliame su cui spiccano i profeti Geremia e Giona, che attorniano la Madonna. Nei pannelli laterali compaiono a sinistra i santi Gerolamo e Giovanni Battista, mentre a destra troviamo Agostino e Paolo. Questi ultimi due sono privi di attributi iconografici specifici, per cui talora anziché ad Agostino si è pensato a san Nicola di Bari. L'assenza delle tre sfere dorate che accompagnano la figura di quest'ultimo e la presenza di un libro nelle mani del vescovo, propendono a individuare il personaggio in Agostino.

Il santo è vestito con gli abiti episcopali e la mitra in testa. Il volto espressivo di un uomo di mezza età, presenta una folta barba nera. Lo sguardo del santo è rivolto verso il pannello centrale dove siede san Marco.

 

 

 

Bartolomeo Vivarini

Nasce a Murano verso il 1440, membro della famosa famiglia di artisti veneziani Vivarini come suo maggiore fratello Antonio Vivarini e il nipote Alvise Vivarini.

La sua formazione giovanile matura probabilmente con il fratello maggiore Antonio, con cui collabora dopo il 1450, ma a differenza di Antonio, l'arte di Bartolomeo è molto influenzata dalla pittura del circolo padovano di Francesco Squarcione. Quando visitò Padova entrò in contatto con le novità di Andrea Mantegna e degli squarcioneschi, assimilando i nuovi traguardi con entusiasmo, come si può notare nella pala d'altare del 1464 per l'Accademia di Venezia. Nel 1459 dipinge San Giovanni di Capistrano (Louvre, Parigi) opera che esprime in pieno il suo stile austero ed individuale.

Attivo soprattutto a Venezia e nella provincia delle piccole città dell'entroterra veneto, la sua prima opera datata risale al 1448 e rivela una intensa sensibilità grazie ad una maggiore plasticità delle forme. Gli incontri patavini furono importanti per la sua crescita stilistica, in quanto tutte le sue opere più famose sono posteriori a questo periodo: sono le pale d'altare realizzate a Venezia nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo (1473), Santa Maria dei Frari (1474), e San Giovanni in Bragora (1478) e l'Accademia (1477).

La sua ultima opera datata è un trittico del 1491 che si trova a Bergamo dove si crede sia stato attivo negli ultimi anni della sua vita. Muore nel 1499 a Venezia.