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Sant'Agostino e l'angelo
JUAREZ JOSE'
1650-1660
Città del Messico, Museo Nazionale d'Arte
Sant'Agostino e l'angelo
L'opera di Juarez esprime molto bene la sua attitudine naturale alla pennellata e alla sua raffinata comprensione estetica che si esprime in uno stile tra il manierismo e la lezione chiaro scurista. Nella impostazione del soggetto possiamo riconoscere l'insegnamento paterno nelle cui tele si possono ammirare le sfilate così caratteristica dei suoi angeli e dei suoi arcangeli biondi. Con tutta probabilità, Jose Juárez ha avvertito nella serie angelica di suo padre l'arte italiana portata da oltremare.
Ispirandosi innanzitutto alla intraprendenza artistica di Zurbarán e ai modelli della scuola fiamminga, José Juárez come in molto altri casi, ha qui realizzato una tela religiosa di materia evangelica e agiografica. E' senz'altro una immagine eseguita per soddisfare lo spirito devozionale dei committenti, in sintonia con la corrente spirituale in voga nel Seicento. In quest'opera Juarez ha raffigurato Agostino al suo scrittoio con in mano una penna per scrivere su an grande libro che è aperto davanti a lui. Gli è di fianco la poderosa figura di un angelo che lo invita a scrivere, quasi a dettargli la composizione. Agostino in testa porta la mitra, ma indossa l'abito nero dei monaci agostiniani e sul petto si nota una una croce. Il volto del santo esprime dolcezza e serenità alla vista dell'angelo. Il volto, scavato dagli anni è arricchito da una folta barba bianca riccioluta e ben curata. Intorno al tavolo si notano altri libri, un calamaio e in alto a sinistra un cuore trafitto da una freccia.
José Juárez
Noto anche come Xuárez, questo pittore spagnolo creolo dell'età barocca nasce nel 1617. Ha vissuto nella Nuova Spagna, esponente di una famiglia di artisti tra cui il padre Luis Juárez e i nipoti Nicolás e Juan Rodríguez Juárez. José si formò nella bottega del padre e successivamente in quella di Sebastián López de Arteaga, dove apprende lo stile manierista italiano. Le notizie relative alla sua vita sono scarse. Il suo stile piuttosto tenebroso, era influenzato da Zurbarán, che non aveva conosciuto di persona, ma attraverso il lavoro di Lopez de Arteaga. le sue opere hanno prevalentemente un soggetto religioso.
Tutte le sue opere conosciute e documentate furono realizzate in un ventennio a partire dal 1641, anno in cui dichiarò di aver realizzato l'arco trionfale che doveva essere collocato in una delle porte della Cattedrale per celebrare l'Arcivescovo Feliciano Vega.
Ha dipinto diversi episodi della vita di san Francesco di Assisi quali il transito di San Francesco, San Francesco che riceve le stigmate, san Francesco a cui appare un angelo, la Vergine e il Bambino con San Francesco e un Miracolo del santo.
Fu anche un ritrattista e si conservano suoi dipinti del conte di Baños, due della sua figlia morta,di Don Pedro de Leyva, María de Alencastro, il duca di Ferdinando e la Madonna di Costantinopoli, Juarez è morto molto povero nel 1670.