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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Gerard de LairessePITTORI: Gerard de Lairesse
Il battesimo di Sant'Agostino a Milano
GERARD DE LAIRESSE
1663
Mainz, Landesmuseum Mainz
Il battesimo di Sant'Agostino a Milano
Gérard de Lairesse (1640-1711) fu il pittore più eminente che il principato di Liegi abbia mai avuto, ma il suo genio è stato riconosciuto solo recentemente. La sua carriera a Liegi fu breve, dal 1660 al 1664, anno in cui emigrò definitivamente in Olanda per sfuggire alla giustizia del suo paese. Di questo primo periodo conosciamo solo una decina di dipinti. Tra questi, una coppia di quadri su episodi della vita di sant'Agostino. Questi due dipinti furono eseguiti nel 1663 per la cappella del convento delle Orsoline, a Hors-Château. Le Orsoline seguivano la regola di sant'Agostino, il che spiega il soggetto di questi due dipinti, che raffigurano la Conversione di sant'Agostino e il Battesimo del santo.
Per la loro elevata qualità, questi due dipinti furono sequestrati dalle truppe rivoluzionarie francesi durante la conquista del principato di Liegi nel 1794 e furono inviati entrambi a Parigi, per completare le collezioni del giovanissimo Museo del Louvre. Il primo è stato poi donato al Museo di Caen e il secondo al Museo di Magonza.
Il quadro mostra un dettaglio assai significativo per gli abitanti di Liegi: il fonte battesimale è una rappresentazione derivata dal famoso fonte battesimale medievale della chiesa Notre-Dame-aux-fonts, per lungo tempo l'unica chiesa battesimale di Liegi.
È interessante notare come questo battistero, che oggi adorna l'antica collegiata di Saint-Barthélemy, abbia potuto attirare l'attenzione di un pittore seicentesco, perché questo tipo di oggetto non era più utilizzato. Gérard de Lairesse tuttavia si preoccupava del rispetto della conformità storica di qualsiasi argomento trattato. Secondo una teoria riportata dal pittore e incisore Louis Abry, contemporaneo e amico personale di Gérard de Lairesse, questo fonte battesimale non sarebbe stato realizzato a Liegi all'inizio del XII secolo, come generalmente si riporta, ma sarebbe stato saccheggiato durante il sacco della città di Milano del 1112. Consapevole di questa teoria, Lairesse trovò in questa vasca un modello ideale per illustrare la scena del battesimo del futuro vescovo di Ippona, scena ambientata in una chiesa di Milano.
Il dipinto dell'autore si presenta di notevoli dimensioni misurando 314x275 cm e raffigura il battesimo di Agostino a Milano. In una notevole struttura architettonica, con colonnati e spazi aperti sant'Agostino viene battezzato da sant'Ambrogio che fa scendere l'acqua sulla testa inchinata del santo.
L'episodio è stato espressamente posto in alto, al centro della composizione per conferire importanza all'avvenimento. Tutto intorno a un livello inferiore si avvicendano e assistono numerosi personaggi, chierici, sacerdoti, fedeli, Monica e Adeodato. Altri personaggi si affacciano dell'alto di una balconata fra le colonne a semicerchio.
Milano fu la tappa decisiva della conversione di Agostino. Qui ebbe l'opportunità di ascoltare i sermoni di Ambrogio che teneva regolarmente in cattedrale, ma se le sue parole si scolpivano nel cuore di Agostino, fu la frequentazione con un anziano sacerdote, san Simpliciano, che aveva preparato Ambrogio all'episcopato, a dargli l'ispirazione giusta; il quale con fine intuito lo indirizzò a leggere i neoplatonici, perché i loro scritti suggerivano "in tutti i modi l'idea di Dio e del suo Verbo". Un successivo incontro con sant'Ambrogio, procuratogli dalla madre, segnò un altro passo verso il battesimo; fu convinto da Monica a seguire il consiglio dell'apostolo Paolo, sulla castità perfetta, che lo convinse pure a lasciare la moglie, la quale secondo la legge romana, essendo di classe inferiore, era praticamente una concubina, rimandandola in Africa e tenendo presso di sé il figlio Adeodato (ci riesce difficile ai nostri tempi comprendere questi atteggiamenti, così usuali per allora).
Gérard de Lairesse
Nato a Liegi nel 1641, era figlio del pittore Reinier de Lairesse e di Catherine Taulier. Gérard apprese l'arte della pittura dal padre assieme ai suoi tre fratelli Ernest, Jacques e Jan Gérard. A quattordici anni studiò presso Bertholet Flemalle e pochi anni dopo incominciò a dipingere parecchi ritratti e soggetti storici per gli elettori di Colonia e di Brandeburgo. Nel 1660 lavorò per un breve periodo a Colonia. Nel 1664 dovette fuggire da Liegi dopo aver rotto una promessa di matrimonio. Si sposò invece con Maria Salme o Saime, da cui ebbe il primo figlio nel 1665. In questo stesso anno, Gérard si trasferì ad Amsterdam, dove iniziò una proficua collaborazione con il mercante d'arte Gerard Uylenborch. Intorno al 1675 eseguì la decorazione del soffitto della sala di rappresentanza della residenza dei Lepers e produsse parecchi disegni su fogli per un grande album che doveva contenere gli stemmi dei reggenti. Verso la fine del 1689 Lairesse cominciò a perdere la vista tanto da diventare cieco. Con l'aiuto dei figli riuscì a pubblicare le sue lezioni nel 1701 sotto il nome di Grondlegginge ter teekenkonst (Fondamenti di pittura) e il Groot schilderboek (Il grande libro dei pittori). La concezione dell'arte di Lairesse è pervasa da un intransigente accademismo, che pone le opere di Nicolas Poussin ad un livello assai superiore di quelle di Rembrandt o di Rubens. Questi due volumi furono tradotti in varie lingue. Lairesse morì nella sua casa sul Prinsengracht nel 1711. Dipinse soggetti religiosi, storici, mitologici e allegorici, spesso con architetture di sfondo, ritratti e nature morte di fiori e frutta e vaste composizioni con uno stile accademico. La sua figura, sia di pittore che di teorico dell'arte, fu rivalutata durante il XVIII e il XIX secolo, quando si sviluppò il gusto per la concezione neoclassica dell'arte.