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PITTORI: Giovan Battista Michelini

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

GIOVAN BATTISTA MICHELINI

1650-1679

Gubbio, chiesa santa Maria Nuova

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Non sono note informazioni documentarie che riguardano l'autore di questo dipinto e degli altri che si trovano nello stesso altare della chiesa sconsacrata di santa Maria a Gubbio. Tuttavia una analisi stilistica permette di notare analogie con opere dell'artista folignate Giovan Battista Michelini (1604-1679). Questo pittore era particolarmente operoso a Foligno e Gubbio, con risultati a volte notevoli. Ne abbiamo riprova nel gruppo di opere presenti a Gubbio, tra le quali, nella chiesa di S. Agostino la pala con il San Nicola da Tolentino incoronato da Cristo e dai SS. Monica e Agostino, con le tredici piccole tele che raffigurano Storie della vita di S. Nicola e che circondano la pala. Nella cimasa è raffigurato il Padre Eterno benedicente. Un confronto tra le figure di questo altare ed il dipinto del San Nicola permette di evidenziare una certa somiglianza iconografica, soprattutto negli sguardi altamente espressivi dei Santi Francesco e Ubaldo e nella raffinata esecuzione di sant'Agostino, che richiama in un certo modo il sant'Eligio di Foligno giudicato in assoluto la migliore espressione artistica di Michelini.

Il dipinto, incorniciato con graziose ed elaborate volute, misura in altezza 70 cm e in larghezza 40. La cornice, dalla forma sagomata con cimasa centinata, racchiude la figura del santo realizzata a mezzo busto, con una posa di tre-quarti. Il santo porta una mitria in capo, ha le mani giunte sul petto e appoggia il bastone pastorale alla spalla destra. Una folta barba bianca gli abbellisce il mento.

 

La chiesa, edificata tra il 1270 ed il 1280, si trova all'interno del quartiere di Sant'Andrea. Nell'anno 1292 Papa Nicolò IV concesse indulgenze ai fedeli che l'avessero visitata nel giorno della festa della Madonna. Nel 1406 Papa Innocenzo VII la unì, come chiesa sussidiaria, all'Abbazia di Santa Maria d'Alfiolo, ma nel 1440 la separò e la unì al Monastero di Sant'Agostino. nel 1692 si trovava ancora alle sue dipendenze. Durante il Seicento l'interno è stato pesantemente modificato: furono trasformate le finestre ad arco acuto, venne realizzata una copertura a volta e fu coperta da intonaco quasi tutta la decorazione pittorica a muro, con la sola eccezione della Madonna del Belvedere. Al contempo vennero realizzati gli altari in stucco. Nel 1796 il patronato della chiesa passò ai Castracane degli Anteminelli di Fano e nel 1804 fu concessa alla Collegiata di Santa Cristina. Nel 1831 passò infine ai Liguorini. Nel 1861, dopo la soppressione della congregazione religiosa, la chiesa divenne proprietà demaniale. Nel 1909 si avviarono le procedure per staccare alcuni affreschi votivi.

 

 

 

Giovan Battista Michelini

Giovanni Battista Michelini detto il Folignate nacque a Foligno nel 1604. Pittore barocco, fu allievo di Guido Reni e dipinse prevalentemente soggetti religiosi tra Foligno e Gubbio. Di formazione arpinesca Michelini fu attento alle fonti più aggiornate del classicismo romano e bolognese, anche se la fase finale della sua produzione artistica fu caratterizzata da una decisa ripresa di arcaismo con accentuazioni espressive di tradizione locale, imputabili alla negativa influenza che esercitò la provincia e la committenza umbra. Le opere degli ultimi trent'anni, pur mantenendo un impianto classicistico, presentano una più marcata espressività delle figure, indizio di una ripresa di modelli arcaici legati alla tradizione locale.