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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Johann Georg BergmüllerPITTORI: Johann Georg Bergmüller
Agostino vescovo e cardioforo
JOHANN GEORG BERGMULLER
1747
Fulpmes, chiesa di san Veit
Agostino vescovo e cardioforo
Il dipinto che raffigura Agostino fa il paio con quello di san martino nella navata principale e si inserisce in un ciclo pittorico che esalta il culto del nome di Gesù attraverso i quattro continenti. Nei cartigli laterali sono raffigurati san Martino e sant'Agostino e più oltre i quattro evangelisti. Sopra le finestre il pittore ha dipinto l'Arca di Noè, l'arcobaleno dopo l'inondazione, la creazione e il globo terrestre circondato da lampi.
Sul lato destro si trova l'immagine del santo patrono della chiesa, San Veit, raffigurato con una palma da martire e un calderone d'oro. La metà inferiore rappresenta la sfera terrena. Su entrambi i lati di un grande globo ci sono le allegorie dei quattro continenti, da sinistra a destra Africa, Europa, Asia e America. Sul globo c'è una ciotola d'oro piena di cuori ardenti che simbolizzano l'amore di Cristo, che brucia tutto il mondo. Sul bordo destro della pittura c'è anche un enorme porta, la porta per gli inferi, le cui spalle in pietra sono abbattute. Separa le sfere celesti e terrestri una nuvola grigio-biancastro che si estende oltre l'episodio principale e continua negli spazi laterali con le figure di Martino e Agostino. Il santo è raffigurato nelle sue vesti episcopali con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano sinistra. Leva alto il braccio destro mostrando nella mano un cuore fiammante tipico simbolo iconografico di Agostino nella cultura barocca e rococò.
Per rendere questa composizione ancora più evidente, l'artista ha disegnato due angeli che portano un nastro dove si legge la scritta "Il cielo" e sul globo in lettere d'oro "sulla terra". Questa è una citazione dalla Lettera ai Filippesi: "quello che è in cielo e sulla terra e sotto terra pieghi il ginocchio nel nome di Gesù" (Fil 2,10).
Johann Georg Bergmüller
Nato nel 1688 a Türkheim, Bergmuller ricevette la sua prima formazione nel laboratorio di falegnameria del padre. Dal 1702 al 1708 divenne apprendista presso Johann Andreas Wolff, pittore di corte a Monaco. Nel 1711 fece un viaggio nei Paesi Bassi e due anni dopo divenne un maestro ricevendo la cittadinanza di Augusta. Sì sposò con Barbara Kreutzerin nel 1713. Bergmüller oltre che pittore di affreschi, fu anche incisore e teorico dell'arte. Ben presto ad Augusta la sua fama crebbe tanto da ricevere numerose commissioni. Divenne così il più importante insegnante di pittura ad affresco dell'Accademia della città imperiale di Augusta. Il suo stile e i suoi modelli compositivi costituirono un esempio per molti studenti ed epigoni. Nel 1723 pubblicò un libro di testo con lastre di rame sulle proporzioni del corpo umano, che nel 1752 fu seguito da un'analoga opera sulla scala geometrica. Nel 1730 divenne direttore dell'Accademia. I suoi allievi più famosi furono Johann Georg Wolcker, Gottfried Bernhard Göz e Johann Evangelist Holzer. Morì ad Augusta nel 1762.