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PITTORI: Felipe Fernández del Castillo

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

DEL CASTILLO FELIPE FERNANDEZ

1758

Siviglia, chiesa di san Nicola di Bari

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua si trova nella chiesa di san Nicola di Bari a Siviglia. La chiesa attuale fu costruito nella prima metà del Settecento e venne consacrata nel 1758 dal cardinale Solis. La sua erezione fu sostenuta economicamente da Don Juan de Castañeda, un ricco mercante cittadino. Sull'architrave d'ingresso troviamo la forma architettonica di un timpano spezzato, in cui compare una nicchia con l'immagine di San Nicola di Bari, scolpito nella pietra che regge una croce patriarcale. La struttura della chiesa presenta cinque navate ciascuna con oltre diciotto colonne di marmo rosso coperte con volte a botte.

La chiesa di San Nicola di Bari a Siviglia è anche sede della Fratellanza di San Nicola ovvero La Candelaria. San Nicola di Bari è uno dei pochi santi venerati sia dai cattolici che dagli ortodossi. Per quanto riguarda le sue origini alcuni ritengono che la chiesa sia stata edificata in luogo di un preesistente tempio solare dedicato ad Ercole. Altri studiosi invece sostengono che il tempio originario risale al XV secolo, e che le fondamenta della torre sono state costruite nel 1492.

La leggenda tramanda per di più che la chiesa di san Nicola sorge dove c'era una grotta romana in cui abitava un demone. Al di là di queste congetture, probabilmente la sua fondazione risale al regno di Fernando III, quando nel 1267, concesse a Don Rodrigo Alonso, fratello illegittimo di Fernando, un terreno nella zona all'interno del quartiere ebraico.

La prima chiesa di san Nicola quasi certamente assomigliava a un altro edificio gotico-mudejar che si trova nella città. Agli inizi del Cinquecento, la chiesa cadde disgrazia tanto che il tempio che si può osservare oggi è un'opera del XVIII secolo.

Nel coro la pala barocca d'altare, realizzata verso il 1758, è attribuita a Felipe Fernández del Castillo. Nella nicchia centrale irrompe l'immagine di San Nicola con ai lati le sculture di San Pietro e San Paolo. Nella cimasa, in una nicchia compare un'immagine della Immacolata Concezione e al di sopra una corona regale e un padiglione in tessuto.

Partendo dal lato del Vangelo, si trova l'altare di Nostra Signora con una bella pala d'altare rococò, databile intorno al 1758.

Nelle nicchie laterali, su due piedistalli, si possono osservare le immagini di San Domenico e San Francisco. Sotto la nicchia principale, appare in formato più piccolo, la figura di San Camillo de Lellis. In cima al retablo si trova l'immagine di sant'Agostino, che è stato raffigurato con in testa la mitra, simbolo della sua dignità episcopale. Il santo tuttavia indossa la tonaca nera dei monaci agostiniani, rispettando una consuetudine di lunga data introdotta dagli agostiniani stessi. In questa modo i monaci intendevano manifestare visivamente ai fedeli la loro diretta discendenza dal santo vescovo di Ippona, che aveva istituto già in Africa comunità monastiche che seguivano la sua regola.

Agostino presenta un viso ancora giovanile con una folta barba nera riccioluta che gli scende fino al petto. La statua evidenzia un notevole dinamismo compositivo che viene ottenuto grazie al rapido movimento delle braccia e alla contorsione del corpo.