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Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAGES JOSEPH
1753-1756
Dasing, chiesa di san Martino
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
L'affresco di Mages raffigura sant'Agostino in un grande medaglione all'interno di un tema iconografico principale che si sviluppa lungo le pareti e il soffitto della chiesa, che propone il soggetto della Donazione del Rosario ai santi Domenico e Caterina da Siena, glorificati dai quattro continenti
L'artista Joseph Mages propone anche un esplicito riferimento alla vittoria ottenuta dai cristiani nella battaglia di Lepanto grazie all'intervento miracoloso della Vergine Maria. L'opera è concepita come un trionfo che si esprime con la distruzione della flotta turca (a destra) e la resa o conversione del rappresentante dell'Asia. L'affresco tuttavia è anche relazionato nei cartigli laterali con l'annientamento e la condanna del vizio, del peccato e dell'incredulità dei protestanti. Un fulmine, a partire da uno degli angeli nell'immagine centrale, collega i diversi eventi.
Mentre l'America e l'Africa abbassano rispettosamente i loro occhi, l'Europa inginocchiata come vincitrice e l'Asia in piedi volgono gli sguardi verso Maria. L'Asia si arrende con le braccia tese di sconfitta, riconoscendo la superiorità celeste. La rappresentazione ricorda la vittoria della Lega cattolica sugli Ottomani a Lepanto nel 1571. Nel periodo precedente alla battaglia, le fraternità del Rosario pregarono per impetrare l'aiuto della Madre. Di conseguenza, Papa Gregorio XIII proclamò nel 1572 la festa di Maria della Vittoria. Maria come Regina del Rosario è venerata da San Domenico e Santa Caterina da Siena. A Dasing l'attenzione è rivolta al momento del trionfo e non ci sono altre rappresentazioni del tipo di Maria in preghiera sulla poppa di una nave cristiana,
Lungo la navata si trovano le immagini dei Padri della Chiesa e santi o personaggi biblici: Ambrogio con Davide, Golia, Giuditta e Oloferne; san Gregorio, san Gerolamo e sant'Agostino. Dipinto in monocromo, come gli altri personaggi, Agostino è raffigurato a figura intera nella sua dignità episcopale. Regge fra le gambe il bastone pastorale, mentre la mitra è deposta alle sue spalle. Il braccio destro è alzato e nella mano regge un cuore fiammante, tipico simbolo agostiniano in epoca barocca e rococò. Il volto del santo, arricchito da una folta barba, ha l'aspetto di un vegliardo, dai lineamenti maturi.
Joseph Mages
Nasce nel 1728 a Imst nel Tirolo, figlio di un povero fabbro. Si dedica alla pittura fin da ragazzo, quindi si trasferisce a Innsbruck e poi a Vienna. Cambia ripetutamente residenza, a Strasburgo, a Stoccarda e poi ad Augusta, dove la sua pittura verrà apprezzata. Fu l'influente pittore Georg Rotpletz a commissionargli opere e la sua abilità di pittore gli procurò a ordini da Stoccarda, Colmar e Strasburgo. Ad Augusta realizzò i dipinti murali della chiesa del Salvatore: "Maria va in Egitto" e "Cristo in croce con Giovanni e Maria". Fra i suoi dipinti possono essere citati la pala d'altare "Il pentito Pietro" a Steingaden (1755) e le pale d'altare nella chiesa di Ottobeuren. Altri ne troviamo nella chiesa parrocchiale di Dasing e nella chiesa del monastero di Oberschönfeld. I dipinti che realizzò per la sua città natale sono particolarmente importanti: un "San Giacomo "per la chiesa parrocchiale e il "Martirio di san Lorenzo "per la Cappella di san Lorenzo. Gli storici dell'arte hanno trovato correlazioni fra le caratteristiche dello stile pittorico di Mages con quelle di Amigoni. Mages morì nel 1769 a Strasburgo.