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PITTORI: Franz Anton Maulbertsch

Agostino scrive la regola

Agostino scrive la regola

 

 

FRANZ ANTON MAULBERTSCH

1753-1770

Budapest, chiesa di santo Stefano Primo Martire

 

Agostino scrive la regola

 

 

 

La tela si trova sull'altare della Cappella di sant'Agostino nella chiesa di Santo Stefano a Budapest. Il dipinto è opera di Franz Anton Maulbertsch e sullo stesso altare presenta ai lati le sculture di santa Rita da Cascia e san Guglielmo. Davanti si trova la statua di S. Antonio da Padova, un'opera moderna di Ödön Metky del 1956. Il soggetto dell'opera richiama la regola agostiniana: il santo è stato raffigurato dal pittore nell'atto di scrivere la regola. In effetti sul libro aperto che reggono alcuni monaci alle sue spalle si legge l'incipit della sua regola: ANTE OMNIA FRATRES CHARISSIMI DILIGATUR DEUS.

Lo stesso Agostino è vestito con la tunica nera dei monaci agostiniani. Sopra la sua testa volteggiano alcuni angioletti: un altro è inginocchiato a sinistra e con il volto e la dinamica delle mani indica al fedele la presenza di Agostino. Un altro angioletto è seduto sui gradini e regge fra le mani la mitra segno della dignità episcopale del santo. Agostino guarda il cielo, dove la parola ebraica "Yahweh" risplende in un raggio di angeli tra gli angeli.

 

Nel medioevo, la chiesa e il monastero dell'Ordine Agostiniano sorgevano vicino all'estremità di Buda vicino al Ponte Margherita, completamente distrutto in epoca turca. Dopo la liberazione di Buda, l'ordine agostiniano ritornò in questo luogo e nel 1707 fu costruita una cappella sul luogo dell'odierna chiesa in onore del primo martire di Santo Stefano. La cappella si rivelò presto piccola e nel 1753 iniziò la costruzione della chiesa odierna. Il progetto è di Máté Nepauer, un architetto di Buda. La chiesa fu completata solo nel 1770, quando fu consacrata da Károly Zbiskó in onore del Vescovo bosniaco di Bosnia, Santo Stefano Primo Martire e Santo Stefano Primo Re Ungherese.

Nel 1785 l'imperatore austriaco Giuseppe affidò la chiesa all'ordine francescano. La chiesa sorge accanto al monastero e sulla facciata sopra l'ingresso principale si innalzano due campanili simmetrici. Tra questi troviamo statue della Vergine Maria, Santa Monica e San Nicola da Tolentino. L'interno della chiesa è in stile barocco: l'altare maggiore fu realizzato da János Henrik Jager, un maestro intagliatore di Buda, mentre le sue sculture sono state realizzate da Károly Bebo. La pala dell'altare maggiore raffigura il protomartire Stefano ed è stata dipinta da Lajos Márton. Nelle tre cappelle laterali troviamo le statue di S. Agostino, S. Guglielmo, della Vergine Maria della Consolazione e San Bonaventura. Le vetrate, disegnate intorno al 1970, sono state progettate da Hajnalka Kontulyné Fuchs e raccontano in otto scene storie della vita di San Francesco. Sul parapetto dell'ambone barocco per la predica ci sono tre rilievi, la cui presenza ricorda l'originario l'insediamento agostiniano: nel primo vediamo S. Agostino che dà la regola alle monache, nel secondo Agostino scrive le Confessioni e nel terzo Agostino incontra un bambino in riva al mare.

 

 

Franz Anton Maulbertsch

Nasce a Langenargen nel 1724 e si forma artisticamente a Vienna frequentando l'Accademia. Grazie a Paul Troger, ebbe modo di apprezzare la suggestione dei lavori dei grandi pittori veneziani Piazzetta e Giovanni Battista Pittoni. Inoltre ebbe l'opportunità di ammirare gli affreschi di Sebastiano Ricci nel Palazzo di Schönbrunn di Vienna e di conoscere direttamente Giambattista Tiepolo, che lavorò a Würzburg a partire dal 1750. Fra i massimi interpreti del rococò nei paesi di lingua tedesca, Maulbertsch fu un apprezzato affreschista e ottenne numerose e importanti committenze, soprattutto da parte di ecclesiastici.

Fra le sue opere ricordiamo la decorazione della chiesa di san Michele e della chiesa dei Piaristi di Vienna, la Basilica Maria Treu, del palazzo arcivescovile di Bratislava, della biblioteca dell'abbazia premostratense di Strahov, presso Praga, e di quella del convento dei Barnabiti a Mistelbach. Dipinse anche numerose pale d'altare fra cui un San Narciso in gloria e uno Sposalizio della Vergine. Tra le opere a carattere profano, particolarmente interessanti sono i suoi affreschi a soggetto mitologico della Hofburg di Innsbruck e quelli del castello di Halbturn, in Ungheria.Nel 1754 fu nominato membro dell'Accademia e dal 1770 fu consigliere dell'Accademia stessa. Morì a Vienna nel 1796.