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Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
CAMILLO MORIGIA
1786-1792
Piacenza, Basilica di sant'Agostino
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
La figura di Agostino si trova nella lunetta sopra la porta principale d'entrata della chiesa di sant'Agostino a Piacenza. Questa chiesa sorge presso il perimetro cittadino e fu edificata su progetto di Bernardino Panizzari detto il Caramosino. Posta lungo lo "Stradone Farnese" è la chiesa più imponente della città e anche l'unica composta da cinque navate. I lavori per il convento di S. Agostino furono iniziati nel 1550, sulla base di un unico grande progetto che prevedeva la costruzione di tre ampi chiostri e di una chiesa a cinque navate con cupola e «crosere», colonne binate e pilastri accorpati. Studi più recenti tendono ad attribuire il progetto a Cristoforo Lombardo, un architetto milanese influenzato dall'opera di Giulio Romano. L'edificio presenta una facciata neoclassica, eretta tra il 1786 e il 1792 su disegni di Camillo Morigia (Ravenna 1743-1795).
Con la soppressione dell'ordine dei Canonici Lateranensi la chiesa fu spogliata dei suoi arredi, che in parte furono riutilizzati in altre chiese cittadine o del territorio. Conservano la loro ubicazione originaria, seppure mutilate dalle truppe francesi, le decorazioni in stucco e le statue, opera di Giulio Mazzoni (Piacenza 1525-1589), formatosi a Firenze e a Roma sotto la guida di Vasari e di Daniele da Volterra. L'originale decorazione affrescata, che doveva interessare tutta la struttura del tempio, sopravvive parzialmente in vari lacerti che lasciano intravedere la complessità del progetto pittorico. Nella lunetta del transetto destro, ai lati della serliana, fu affrescata un'Annunciazione da Giovan Battista Trotti detto il Malosso (Cremona 1556 - Parma 1619), discepolo di Bernardino Campi, che lavorò a lungo a Piacenza (1583-1615).
La figura di Agostino è rappresentata a mezzo busto nelle sue vesti episcopali con in testa la mitra. Il volto ha un aspetto severo e maturo con una foltissima barba. Due angeli, ai lati, a figura intera, sostengono una corona sopra la sua testa. La presenza del santo in una posizione così importante e privilegiata si giustifica con la presenza del monastero e chiesa dei canonici lateranensi di regola agostiniana che hanno proprio Agostino come patrono fondatore.
Camillo Morigia
Camillo fu l'ultimo discendente della nobile famiglia ravennate dei nobili Morigia. nato nel 1743, nel 1767 ottiene dalla Comunità dei Savi l'attestato di abilitazione alle professioni di architetto e di perito matematico. Nel 1771 diventa perito agrimensore della Legazione di Romagna. Nel 1775 inizia i lavori della facciata della Basilica di Santa Maria in Porto, che porterà a termine nel 1783. Nel 1745 realizza la chiesa di Sant'Andrea Apostolo a Massa Castello, nel 1776 lavora alla costruzione della chiesa di S. Pier Damiano. Dal 1778 al 1781 esegue i lavori di restauro per la chiesa del Suffragio. Nel 1780 progetta e realizza la Tomba di Dante e dal 1781 al 1783 costruisce i Magazzini del Porto di Ravenna. Nel 1792 ricostruisce la chiesa di San Pietro in Campiano nel ravennate. Progetta la costruzione di villa Ginanni nella piccola frazione di Santo Stefano in provincia di Ravenna, una bellissima villa neoclassica con annesso oratorio adiacente e un bellissimo giardino con labirinto.