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PITTORI: Pacetti Camillo

S. Monica a Viterbo, chiesa della SS. Trinità

Santa Monica

 

 

PACETTI CAMILLO e VINCENZO

1790-1799

Viterbo, chiesa della SS. Trinità

 

Santa Monica

 

 

 

La statua che raffigura santa Monica si trova nella facciata della chiesa della Santissima Trinità a Viterbo. Questa chiesa fu costruita dagli agostiniani nel XIII secolo, che nel 1256 dall'eremo di Monterazzano si erano trasferiti sul colle della Trinità, dove eressero una prima chiesa, il cui altare fu consacrato da Alessandro IV nel 1258. Nel 1727, demolita la chiesa medioevale, gli agostiniani, su progetto dell'architetto romano Giovan Battista Gazale, avviarono la costruzione dell'attuale chiesa che fu completata solo nel 1745.

La facciata, dove sono presenti elementi sia barocchi che neoclassici, è divisa in due ordini, uno dorico e uno ionico. Nel grande finestrone centrale a forma di balconcino, è inserita una gloria barocca con il simbolo della Trinità. Ai suoi lati, due nicchie accolgono le statue in pietra peperina di santa Monica a sinistra e di Santa Rita a destra. le due statue furono scolpite dagli scultori romani Camillo e Vincenzo Pacetti. Nelle due nicchie ai lati del portale centrale sono conservate le statue di sant'Agostino a sinistra e di san Tommaso da Villanova a destra. Anche queste due ultime statue furono realizzate dai Pacetti.

L'interno della chiesa si presenta a croce latina con la presenza di tre navate. Al centro della crociera si eleva la cupola, le cui vele furono affrescate da Giuseppe Toeschi che vi dipinse le figure dei santi Dottori della Chiesa Agostino, Ambrogio, Girolamo e Gregorio. Le navate laterali sono suddivise in tre cappelle per ogni lato. Altre due cappelle si trovano del transetto cui se ne aggiungono ulteriori due nelle absidi laterali.

Ai lati del presbiterio, a destra c'è un Crocifisso ligneo del XVI secolo, mentre a sinistra si erge una statua devozionale della Madonna della Consolazione, nota anche come Madonna della Cintura.

 

 

Pacetti Camillo

Camillo Pacetti nacque a Roma nel 1758 e si dedicò alla scultura studiando presso l'Accademia di San Luca. Dopo alcuni lavori nelle chiese di Roma, nel 1804, su indicazione di Antonio Canova, accettò la proposta di sostituire Giuseppe Franchi sulla cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Oltre all'insegnamento Pacetti realizzò diverse commissioni pubbliche. Famosa è la sua statua della Legge Nuova che realizzò nel 1810 per la facciata del Duomo di Milano. Essa presenta una straordinaria somiglianza con la Statua della Libertà che venne realizzata da Frédéric-Auguste Bartholdi nel 1883 per la città di New York. Pacetti scolpì dal 1805 alcuni rilievi per l'arco della Pace di Milano, progettato da Luigi Cagnola, a cui contribuì anche lo scultore Luigi Canonica. Tra i suoi allievi si ricordano Abbondio Sangiorgio, Luigi Scorzini, Gaetano Manfredini, Stefano Girola e Benedetto Cacciatori. Affermato ritrattista (suoi sono i busti di Napoleone, di Maria Luisa, di A. Appiani, e altri), lavorò soprattutto a Milano, dove morì nel 1826. Anche suo fratello Vincenzo (Castelbolognese 1746 - Roma 1820) fu apprezzato scultore, attivo a Roma.