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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Etienne ParrocelPITTORI: Etienne Parrocel
La Vergine con il Bambino
fra i santi Agostino e Francesco
ETIENNE PARROCEL detto il ROMANO
1720-1776
Marsiglia, Damien Leclere
La Vergine con il Bambino fra i santi Agostino e Francesco
Étienne Parrocel, detto il Romano, perchè soggiornò a lungo a Roma, è l'autore di questo bel quadro che raffigura la Vergine con in Braccio il Bambino ai cui piedi stanno inginocchiati san Francesco a destra e sant'Agostino a sinistra.
Etienne Parrocel nacque ad Avignone nel 1696 e morì a Roma, dove si era trasferito nel 1776. Di Parrocel è nota anche un'altra rappresentazione di Agostino, questa volta assieme a san Bernardo, in una tela del 1744 che si trova nella cattedrale di san Zefirino a Carpentras.
Parrocel Stefano
Figlio di Ignace Jacques e di Jeanne Marie Périer, Parrocel apparteneva ad una prolifica famiglia di artisti che generò quattordici pittori in sei generazioni. Fu allievo del fratello certosino Gabriel Imbert (1666-1749) e dello zio Pierre, che nel 1717 l'accompagnò a Roma. Etienne rimase in Italia a Roma e per questo fu detto Le Romain, divenendo membro dell'Accademia di San Luca nel 1734. Il suo primo mecenate fu Pierre Guérin de Tencin, vescovo di Embrun, che nel 1724 gli commissionò un dipinto rappresentante la cerimonia della sua investitura. Etienne cominciò a ricevere regolari e numerose commissioni e divenne famoso per le sue opere a tema religioso, destinate alle chiese di Roma e alle chiese della Francia meridionale.
Tra i suoi dipinti a soggetto religioso ricordiamo il San Gregorio alla tavola del povero (1729; Roma, San Gregorio a Ponte Quattro Capi), la Natività (1739, Roma, Santa Maria in Trastevere), la Trinità (1739, per la cupola di Santa Maria Maddalena in Roma), i due dipinti per gli altari della cattedrale di Carpentras (1744: Santi Agostino e Bernardo in situ e Santi Giuseppe e Domenico andato perduto) e L'incredulità di San Tommaso (1758; Spoleto, Pinacoteca comunale), il quadro per l'altare maggiore della chiesa di Santa Maria in Monticelli e quello per l'altare maggiore della chiesa di San Luigi di Francia, rappresentante l'apoteosi di Santa Giovanna di Valois.
Sulla scia di Pierre Subleyras aderì al clima di riscoperta della compostezza classica. Sin dalle opere giovanili, espresse una salda essenzialità compositiva articolata sulla contrapposizione di masse ben definite. Esprimeva un raffinato cromatismo rococò parallelo a quello di un Sebastiano Conca. Il suo stile prese spunto dallo studio dei maestri francesi del Seicento, in particolare del classicismo accademico di Charles Le Brun. Parrocel morì a Roma nel 1775 e fu sepolto nella chiesa di S. Tommaso in Parione.