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PITTORI: Anonimo tirolese

S. Agostino vescovo e cardioforo nella chiesa parrocchiale di Ried

S. Agostino vescovo e cardioforo

 

 

ANONIMO TIROLESE

1700 circa

Chiesa parrocchiale, Ried in Riedmark

 

Agostino cardioforo e vescovo

 

 

 

Nella chiesa parrocchiale di Ried, sull'altare maggiore è posta una bella statua lignea settecentesca di autore locale tirolese o austriaco che raffigura sant'Agostino con in mano un cuore fiammante. La chiesa di Ried in Riedmark è un'antica chiesa officiata dal 1122 da monaci agostiniani che dipendono dal monastero di St. Florian. La presenza agostiniana in questa località è dunque di antica data e recentemente si è abbellita nel 1987 di una porta bronzea che raffigura un ciclo della vita di Agostino opera del prof. Dimmel su disegno e progettazione del parroco Leitner.

La figura del santo è qui tratteggiata rispettando i canoni artistici di quel secolo: la figura del viso è immaginata giovanile, con una folta barba nera, gli occhi e lo sguardo penetranti rivolti verso il fedele che si avvicina all'altare. Con la mano sinistra regge un libro, probabilmente un messale, mentre con la destra regge un cuore fiammante, il simbolo che a partire dal Seicento costituì un vero e proprio logo per riconoscere il santo, poiché esprimeva non solo il suo grande amore per Dio e la Trinità, ma anche il suo grande desiderio di conoscere la verità in Dio.

In testa Agostino porta la mitra: i vestiti sono quelli tipici da vescovo, anche se i paramenti, pur eleganti, sono sobri e semplici senza alcuna ostentazione di magnificenza.

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3