Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Sebastian Stumpf Egger

PITTORI: Sebastian Stumpf egger

Sant'Agostino cardioforo nella Chiesa parrocchiale di Mülln, Salisburgo

Sant'Agostino cardioforo

 

 

STUMPF EGGER SEBASTIAN

1708

Chiesa parrocchiale di Mülln, Salisburgo

 

Sant'Agostino cardioforo

 

 

 

La raffigurazione di sant'Agostino si trova sopra una delle due porte di accesso all'edificio che comprende la chiesa e il monastero che furono degli agostiniani. Nel 1605 l'arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau (1587-1612) chiamò a Salisburgo l'Ordine degli agostiniani eremiti da Monaco attribuendo loro la parrocchia e il collegiato dei canonici istituito nel 1465 dal vescovo-cardinale Burkhard von Weisprach. Oltre alla parrocchia vennero loro affidate anche le dipendenze di Maxglan e Salzburghof. Wolf Dietrich fece costruire, come secondo fondatore, uno nuovo edificio per il monastero, che è poi l'attuale, ed ampliò la chiesa.

La scultura risale a quel periodo e si trova sopra il portale di accesso all'edificio.

Il santo vi è stato raffigurato in un atteggiamento estatico, con il viso assai espressivo nel determinare la passione di Agostino e il suo amore per Dio. Con la mano sinistra tiene un cuore fiammante che è trafitto da una freccia. Sono i tipici simboli seicenteschi che connotano la sua figura di santo appassionato di Dio, in un secolo che era portato all'esperienza ascetica. Il santo ha un viso con una folta barba riccioluta e indossa la tipica cocolla dei frati agostiniani. Sopra la porta di sinistra gli fa da pendant una analoga scultura che rappresenta sua madre Monica.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

Sebastian Stumpf Egger (1670-1749 a Salisburgo), è stato uno scalpellino e maestro muratore figlio di un vecchio maestro scalpellino e muratore. Suo padre era Lawrence Stumpf Egger. Dopo aver appreso in famiglia i primi rudimenti, per sei anni di formò a Vienna, Italia, Tirolo, Baviera, Palatinato, Boemia e Moravia, Slesia e Prussia, in Svezia, Danimarca e Olanda, nonché nella città di Amburgo. Suo figlio, Johann Adam Stumpf Egger (1703-1753) e suo nipote Lorenzo Stumpf Egger Valentin (1737-1792) hanno continuato il lavoro artistico della famiglia. Sebastian ha avuto 21 figli e le sue spoglie si trovano sepolte nel Cimitero di Salisburgo.