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PITTORI: Ambrogio Lorenzetti

Maestà con Santi ed Agostino

Maestà con Santi ed Agostino

 

 

AMBROGIO LORENZETTI

1335

Massa Marittima, Pinacoteca Civica

 

Maestà con Santi ed Agostino

 

 

 

Quest'opera è una delle tre grandi Maestà di questo artista; un'altra è stata dipinta a fresco nella cappella di San Galgano a Montesiepi (Chiusdino, in provincia di Siena) e una terza ancora

si trova nella Cappella Piccolomini della chiesa di Sant'Agostino a Siena.

L'opera è stata dipinta a tempera e oro su tavola e si trova nel Museo di Arte Sacra di Massa Marittima. È una delle sue grandi opere allegoriche dal complesso significato teologico. La Maestà fu dipinta per la chiesa agostiniana di San Pietro all'Orto di Massa Marittima. Lo fanno pensare soprattutto la presenza nell'opera di sant'Agostino (in piedi alla sinistra della Madonna), nonché dei tre santi Giovanni Evangelista, Pietro e Paolo, che siedono in posizione di onore alla destra della Madonna. In mezzo siede la Madonna in trono col Bambino in braccio. Ai lati dei gradini del trono sono presenti sei angeli (tre per parte) con strumenti musicali e incensieri. Ci sono quindi altri quattro angeli, due che reggono i cuscini del trono e altri due che lanciano fiori. Tutti gli altri personaggi in piedi troviamo uno stuolo di profeti, santi e patriarchi. A sinistra, dietro i tre angeli inginocchiati, troviamo una fila di quattro santi riconoscibili come san Basilio, san Nicola di Bari, san Francesco d'Assisi e santa Caterina d'Alessandria. Ancora più dietro, troviamo san Giovanni evangelista, san Pietro, san Paolo e due sante non identificate. In piedi, dietro agli angeli musicanti, sono presenti san Benedetto, sant'Antonio abate, sant'Agostino e san Cerbone santo patrono di Massa Marittima, riconoscibile per le oche ai suoi piedi. Dietro troviamo gli evangelisti Matteo, Marco e Luca, con due sante non identificate. Sant’Agostino impiega l'immagine della freccia e di un cuore fiammeggiante per indicare la Carità divina, che "arriva fino all’amore di Dio, lo penetra come una saetta, trafigge il suo cuore".

 

Ambrogio Lorenzetti nasce a Siena poco prima del 1300. Con lui e con suo fratello Pietro si conclude la grande stagione artistica senese del Trecento. Sembra che fosse il minore dei due e che entrambi appartenessero alla bottega di Duccio di Buoninsegna. Sebbene influenzato dalla pittura senese, Ambrogio si accosta agli stilemi giotteschi. La prima opera accreditata di Ambrogio risale al 1319. Si tratta di una "Madonna con bambino" dipinta per la chiesa di Vico l'Abate, località vicina a Firenze. La sua presenza a Firenze è probabilmente saltuaria, dato che nel 1327 viene immatricolato nell'Arte dei Medici e degli Speziali, di cui fa parte lo stesso Giotto. La scuola senese conserva a lungo l'impronta dei due maestri e produce molti loro seguaci. Nel 1347, l'anno prima della morte avvenuta nella terribile peste del 1348, Ambrogio viene eletto membro del Consiglio dei Pacieri di Siena, carica che probabilmente gli viene conferita per la sua fama di grande pittore.