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PITTORI: Pietro da Rimini

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Sant'Agostino assiste al transito di san Nicola da Tolentino

 

 

PIETRO DA RIMINI

1325-1328

Tolentino, Convento di san Nicola, Cappellone

 

Sant'Agostino assiste al transito di san Nicola da Tolentino

 

 

 

Gli affreschi del Cappellone di san Nicola a Tolentino sono una eccezionale testimonianza della pittura italiana trecentesca. Furono realizzati dalla bottega di Pietro da Rimini verso il 1325-1328 per celebrare la memoria del beato Nicola da Tolentino in occasione dell'avvio del processo di canonizzazione. Al centro delle varie sequenze iconografiche della vita e miracoli del santo, si pone la scena del transito di san Nicola. Il monaco agostiniano viene raffigurato con molta semplicità disteso con le mani giunte che abbracciano un giglio. Ai suoi lati alcuni confratelli stanno pregando e cantando l'ufficio funebre, mentre sulla sinistra si nota una numerosa folla di fedeli che cercano di entrare in chiesa dove è deposto il feretro. Ad accogliere l'anima di Nicola troviamo un nugolo di angeli musicanti che circondano la Vergine, il Cristo ed anche Agostino, considerato il fondatore dell'Ordine monastico cui apparteneva Nicola. Agostino vi è dipinto da vescovo, con la barba bianca, la mitra sul capo, indossa un piviale rosso con una bella croce sul petto.

La presenza di Agostino nella scena trova un parallelo nell'episodio narrato da Pietro da Monterubbiano nella sua Storia del beato Nicola, laddove racconta che il beato, in risposta ai confratelli che gli chiedevano ragione della sua felicità all'approssimarsi della morte, proruppe con questa esclamazione: "Deus est, et dominus meus Iesus Christus, qui suae matri nostroque patri Augustini inhaerens, dicit mihi: Euge serve bone et fidelis, intra in gaudium Domini tui."