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Tematiche iconografiche agostiniane: Un emissario in Sardegna

Un emissario inviato in Sardegna dal re longobardo Liutprando

 

Un emissario parte per la Sardegna

 

 

UN EMISSARIO DEL RE LIUTPRANDO VA IN SARDEGNA

 

 

 

Nell'anno 718, Liutprando, re dei Longobardi, saputo che i Saraceni avevano devastato la Sardegna, vi mandò ambasciatori a rilevare le reliquie del santo e portarle a Pavia, ed esse pagarono un forte riscatto e le portarono a Genova.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

L'anno quinto dell'imperatore Leone l'Isaurico Liutprando, avendo saputo che i Saraceni si erano portati in Sardegna, minacciando di contaminare e violare i luoghi sacri stessi, dove con tanta gloria riposavano le benedette ossa di Agostino dal tempo della loro antica traslazione da Ippona, saccheggiata dai furori vandali, spedì in gran fretta illustri personaggi che ad ogni costo dovevano riportare le venerabili reliquie. Costoro, fedeli al loro mandato, e degni messaggeri di tal principe, partirono solleciti e infatti fecero tanto con le loro suppliche, le loro minacce, i loro fini artifici, che ottennero a prezzo d'oro, quanto desideravano con tanto amore e non soddisfatti dopo, superbi di quelle sacre spoglie, scesero al lido di Genova.

BEDA IL VENERABILE (672-735), Chronaca

 

PHILIPPE DE HARVENGT, Vita Augustini, 33

 

Liutprando sentendo che i Saraceni, devastata la Sardegna, infestavano anche quei luoghi ove un tempo, per salvarle dalla profanazione dei barbari, erano state trasportate e onorevolmente sepolte le ossa di sant'Agostino vescovo, mandò dei messi, e pagando una forte somma, le ottenne.

PAOLO DIACONO, Historia Langobardorum, VI, 48

 

 

Le rappresentazioni iconografiche di Un emissario in Sardegna

Maestro vetraio di ERfurt (1316-1324) a Erfurt, Chiesa di S. Agostino

Ganassini Marzio (1605-1610) a Viterbo, chiostro della chiesa della SS. Trinità