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Tematiche iconografiche agostiniane: Dà la regola agli sposati

Dà la regola agli sposati

 

Dà la regola agli sposati

 

 

AGOSTINO DA' LA REGOLA AGLI SPOSATI

 

 

 

" ... mi disgustava la mia vita nel mondo. Era divenuta un grave fardello per me, ora che non mi stimolavano più a sopportare un giogo così duro le passioni di un tempo, l'attesa degli onori e del denaro. Ormai tutto ciò mi attraeva meno della tua dolcezza e della bellezza della tua casa, che ho amato. Ma ero stretto ancora da un legame tenace, la donna."

AGOSTINO, Confessioni 8, 1, 2

 

Per giustificare questo legame da cui non sapeva liberarsi, Agostino tentava di convincere se stesso e l'amico Alipio che il matrimonio non era, poi, un impedimento all'amore della sapienza e al culto dell'amicizia; non mancavano, diceva, esempi di uomini sposati che avevano amato la sapienza e coltivato l'amicizia. Alipio sosteneva il contrario, ripetendo che non avrebbero potuto assolutamente "vivere insieme e indisturbati nel culto della sapienza" come da tempo desideravano, se egli, Agostino, avesse preso moglie.

Ma alla fine era sempre Agostino ad avere la meglio. Alipio, che mai aveva desiderato di sposarsi e che viveva in un'ammirabile castità, cominciò a prendere in considerazione il matrimonio "non tanto per lusinga del piacere, quanto per quella della curiosità. Era curioso, diceva, di conoscere il bene, senza del quale la mia vita, a lui accetta così com'era, a me non sembrerebbe più una vita, ma un tormento. Il suo animo, libero dal legame, si meravigliava della mia schiavitù, e la meraviglia lo stuzzicava a farne esperienza."

 

 

Iconografia di Agostino che Dà la regola agli sposati

Historia Augustini (1430-1440) a Berlino, Gabinetto delle Stampe

Manoscritto ms. 1483 Vita Sancti Augustini Imaginibus adornata (1450-1490)  a Boston, Public Library