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Tematiche iconografiche agostiniane: Ambasciata milanese

Incontra Simmaco a Roma

Incontra Simmaco a Roma

 

 

INCONTRA IL PREFETTO SIMMACO A ROMA

 

 

 

L'episodio si riferisce all'incontro che avvenne a Roma tra Agostino e il prefetto della città, il nobile Simmaco, che era imparentato con il vescovo Ambrogio. Simmaco tuttavia era pagano e sul finire del IV secolo apparteneva all'ala conservatrice romana che intendeva salvaguardare il patrimonio storico-religioso delle antiche divinità romane.

Per questo Simmaco, accogliendo una richiesta di una delegazione milanese, affidò ad Agostino, manicheo, il compito di insegnare a Milano presso la corte imperiale con lo scopo di dare ai milanesi un professore non cristiano.

Simmaco era di famiglia facoltosa e senatoria ed aveva percorso i vari gradi amministrativi: era stato questore, pretore, pontefice, proconsole e quindi prefetto dell'Urbe. Nel 391 diventerà console. A soli ventott'anni, nel 373, era stato inviato a governare l'Africa e forse gli era rimasta una certa simpatia per i punici. Era ricchissimo e fastoso: quando un suo figlio divenne pretore spese una fortuna per giochi e feste. La fama di Simmaco è soprattutto data dalla letteratura: le sue lettere erano celebrate al pari di quelle di Cicerone e Plinio e i suoi panegirici sembravano un vero portento di stile. Ausonio era suo cliente e ammiratore, Macrobio lo porta alle stelle e anche gli avversari cristiani, fra cui Ambrogio, lodarono la purità e l'eloquenza del suo parlare. In realtà il giudizio moderno è meno lusinghiero.

 

 

LE rappresentazioni iconografiche dell'incontro con Simmaco a Roma

Ganassini Marzio (1605-1610) a Viterbo, chiostro del monastero della chiesa della SS. Trinità

Petrazzi Adolfo (1610-1630) a Pietrasanta, chiesa di Sant'Agostino