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Santi dell'Ordine Agostiniano: EVODIO

Evodio in preghiera con Agostino in una vetrata a Erfurt

Erfurt: Evodio in preghiera con Agostino

 

 

SANT'EVODIO

... - dopo 426

 

 

Evodio, nativo di Tagaste, era un agente d'affari per l'imperatore quando lasciò la sua carriera per battezzarsi e seguire Agostino nella sua esperienza monastica. Seguì l'ipponate a Roma, e gli fu accanto alla morte di Monica; ritornarono insieme in Africa, dove dopo alcuni anni divenne vescovo di Uzala, città della provincia di Cartagine. Pare che qui, anche lui come Agostino, fondò un monastero.

Partecipò al concilio di Cartagine del 13 settembre 401, partecipò ad una missione a Roma per contrastare i donatisti, dai quali per questo fu grandemente avversato, e partecipò pure al concilio di Spoleto, convocato in occasione dello scisma di Eulalio contro Bonifacio. Abbiamo diversi documenti nati dall'amicizia tra Evodio e Agostino: alcuni dialoghi, che hanno dato vita al De quantitate animae e il De libero arbitrio, ed alcune lettere.

Esiste pure una lettera inviata da Evodio verso il 426 ad un monaco di Adrumeto a riguardo del problema della predestinazione e della grazia, per chiarire e sostenere le idee agostiniane su questi temi importanti. E' pure ritenuto l'autore del De fide contra Manichaeos inserito tra le opere di Agostino, e lo stesso Agostino fa risalire alla sua mano un opuscolo su S. Stefano, di cui Uzala aveva delle reliquie che ne alimentavano un grande culto popolare.

La sua morte non è certa: alcuni autori lo dicono martire per mano dei donatisti, altri lo collocano tra i praetermissi del 16 ottobre.