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Servi di Dio dell'Ordine Agostiniano: MARIANNA DI S. GIUSEPPE

Marianna di san Giuseppe in una raffigurazione di Hajnal

 

Marianna di san Giuseppe

 

 

MARIANNA DI S. GIUSEPPE

(1568 - 1638)

di Joaquin Martìn Abad

 

 

 

Marianna de Manzanedo y Maldonado nacque ad Alba de Tormes (Salamanca), la stessa cittadina nella quale quattordici anni dopo morì S. Teresa di Gesù, che la conobbe di persona - l'incontro le rimarrà inciso per sempre -, lesse le sue opere, cui somiglierà poi come scrittrice, mistica e andariega fondatrice di monasteri. La sua famiglia era nobile e profondamente religiosa. Il nonno materno fu ordinato sacerdote e la nonna entrò in convento con la propria figlia. E la stessa via seguì suo padre quando, diventato vedovo, fu ordinato anche lui. All'età di tre anni Marianna fu portata a vivere a Ciudad Rodrigo e, orfana a otto, fu avviata al locale monastero delle Agostiniane.

Lì maturò la sua vocazione e, a diciotto anni, prese l'abito e nel 1588 emise i voti. E sempre lì, da semplice religiosa, da maestra delle novizie o da superiora, continuò a vivere il profondo desiderio di perfezione che già da piccola veniva nutrendo nel suo cuore. Nel 1603 il provinciale agostiniano di Castiglia Agostino Antolinez, che desiderava aprire un monastero riformato a Eibar, in Guipuzcoa - quello di Marianna si era incorporato alla recollezione iniziata da Alfonso de Orozco nel monastero della Visitazione di Madrid -, pensò ad essa e la inviò come superiora. Marianna stessa ne fonderà poi dei nuovi a Medina del Campo, Valladolid e Palencia.

Filippo II di Spagna e Margherita di Austria la vollero nel 1611 per fondare a Madrid il Monastero dell'Incarnazione. In seguito interverrà ancora nell'istituzione o nella incorporazione alla riforma di altri cinque monasteri. Durante tutta la vita professò una grande devozione ai misteri della passione del Signore, incentrati nella Eucaristia. Donna di fede e di amore verso Iddio e il prossimo, si distinse per la rettitudine e l'umiltà nella propria vita e per il coraggio e la prudenza nelle fondazioni e nel governo. Nei suoi scritti traspare la semplicità unitamente all'elevazione della sua esperienza mistica. Morì nel Monastero dell'Incarnazione di Madrid, ove riposano i suoi resti. Avuto il nihil obstat dalla Santa Sede il 2 marzo 1993, fu istruita l'inchiesta diocesana (27 aprile 1993 - 10 luglio 1996) che poi passò alla Congregazione dei Santi a Roma, ove il 29 novembre 1997 ottenne il decreto di validità.

 

 

MARIANA DE SAN JOSÉ, Epistolario, Tèstimonios sobre su vida y virtudes, Ejercicios espirituales y repartimiento de todas las horas, Madrid 1994; Autobiografia de la Madre M. de San José, Madrid 1933; HERRERA A, Il, 67-68; MUNOZ, L., Vida de la Ven. M de San José, Madrid 1645; VILLERINO, A. DE, OSA., Esclarecido solar de las religiosas recoletas de N. P S. Augustin, I, Madrid 1690, 294-346; VELA, VII, 184-192; SANCHEZ HERNANDEZ M. L., El Monasterio de la Encarnacion de Madrid. Un modelo de vida religiosa en el siglo XVII, El Escorial 1986; DIEZ J., OAR., M. de San José. Fundadora de las Agustinas recoletas, Madrid 1996.