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Servi di Dio dell'Ordine Agostiniano:  GREGORIO T. SUAREZ

Gregorio Suarez con i simboli della sue devozioni in una raffigurazione di Hajnal

 

Gregorio Suarez con i simboli della sue devozioni

 

 

GREGORIO T. SUAREZ FERNANDEZ

(1915 - 1949)

di Balbino Rano  O.S.A.

 

 

 

Decimo di 11 figli, nacque a La Cortina (Asturie, Spagna) da modesti contadini. Era bambino impulsivo, pio, brillante di intelligenza e molto studioso, il cui sogno fu sempre di essere agostiniano. Nel 1930 entrò nel noviziato di Valladolid, dove l'anno successivo fece la prima professione. A Valladolid e Zaragoza studiò filosofia, e continuò distinguendosi per pietà e impegno negli studi. Inviato a Roma studiò teologia all'Università Gregoriana, licenziandosi con la medaglia d'oro nel 1939.

Ottenuta anche la licenza in filosofia - nel frattempo, ordinato sacerdote, svolse l'incarico di sottomaestro dei professi residenti nel Collegio S. Monica - rientrò nel 1941 in patria associandosi, come uno dei principali collaboratori del priore provinciale Angelo Cerezal, al movimento di rinnovamento delle case di formazione della provincia del SS. Nome di Gesù delle Filippine. Oltre che dedicarsi all'insegnamento, fu al tempo stesso sottomaestro dei professi a Zaragoza (1941-42), maestro dei professi e reggente degli studi di filosofia a Valladolid (1942-47), maestro dei postulanti filosofi e reggente degli studi a Valencia de Don Juan (1945-47). Nel 1946 si laureò in filosofia.

Previa insistenza del vescovo di Salamanca, Francesco Barbado Viejo, dovette lasciare la casa di formazione dell'Ordine per dedicarsi a tempo pieno ad insegnare metafisica nella Pontificia Università di Salamanca a cominciare dal corso 1947-48. Era un docente ammirato dai professori e dagli alunni: per l'esempio della sua vita, per la competenza del suo magistero, per il suo delicato tratto sociale, che avvicinava a Dio. La sua esemplarità di vita, l'incanto del suo tratto sociale, il continuo sorriso edificante sulle labbra, la sua umiltà, la disponibilità e l'amore verso il prossimo, la sua scienza, la sua preoccupazione di educare tutti in Cristo, sono unanimemente dichiarati dai testimoni.

Le devozioni principali del p. Suarez furono l'Eucarestia (Chiediamo di essere, Gesù, girasoli eucaristici), la Vergine Maria, la Chiesa, s. Agostino. A quest'ultimo si ispirava la sua spiritualità, la stessa che egli desiderava trasmettere ai suoi alunni. In conseguenza di una tubercolosi galoppante manifestatasi all'improvviso, a soli 34 anni, morì il 23 aprile 1949. Nel 1976 i suoi resti mortali furono traslati al convento di Valladolid.

 

 

FERNANDEZ Q., OSA., EI P. G. S. (1915-1949) en el recuerdo, in Estudio Agustiniano, 12 (1977) 823-839; CAMBLOR L., OSA., Articulos de prueba testifical en el proceso informativo para la beatificacion del Siervo de Dios P. G. S. R, Madrid 1977; APARICIO T., OSA., P. G. S. La esperanza abierta, Valladolid 1977; CAMPO F., OSA., Sermon sobre el sacerdocio del P. G. S., OSA., in Archivo Agustiniano, 65 (1981) 291-313; Congregatio de Causis Sanctorum, Vallisoletan. Beatificationis Servi Dei G. Thomae S. F. Positio super virtutibus, Roma 1994.