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Quito: la chiesa di sant'Agostino
LA CHIESA DI SANT'AGOSTINO A QUITO
La chiesa viene progettata nel 1581 dall'architetto spagnolo Francisco Becerra (Herguijuela 1545-1605). A Quito, in Ecuador, costruisce anche tre ponti oltre a progettare le chiese di S. Augustín e S. Domingo.
Aperto agli influssi dell'architettura rinascimentale italiana, è considerato dai contemporanei come uno degli architetti più rappresentativi dell'Extremadura, dove realizza, oltre ad alcune abitazioni private, la cappella di S. Isabella e la chiesa di S. Maria a Trujillo e una cappella nel monastero di Guadalupe. È uno dei pochi architetti a ottenere dalle autorità spagnole che limitavano l'emigrazione di persone professionalmente qualificate, il permesso di partire, nel 1573, per il continente americano.
Nel 1575 è nominato maestro mayor della cattedrale di Puebla, in Messico, alla quale lavora per 5 anni, e collabora alla costruzione delle chiese di S. Francisco, S. Domingo, S. Augustín e S. Luis. Nel 1582 viene convocato a Lima dal viceré del Perú per realizzare la cattedrale della città e contemporaneamente lavora alla nuova cattedrale di Cuzco.
Confermato nel 1584 maestro mayor di entrambe le cattedrali, gli vengono anche commissionati i progetti per il palazzo dei viceré a Lima e la fortificazione del porto di Callao, ma tagli economici limitano i lavori alla fase progettuale e, nel 1598, condizionano anche la costruzione della cattedrale di Lima, della quale Becerra riesce a portare a termine metà progetto (1604). I lavori per quella di Cuzco, interrotti alla morte del viceré, riprendono nel 1598 con nuovi piani, sostanzialmente in linea con quelli di Becerra, sotto la direzione di altri architetti.
La costruzione della chiesa e del convento si conclude nell'anno 1650 ad opera di Juan del Corral. Nel 1895, in un periodo di scontri tra conservatori e liberali, il convento fu trasformato in caserma. Nel corridoio orientale si trova la storica sala capitolare, dove aveva sede l'Aula Magna dell'Università di San Fulgencio, la prima dell'Ecuador.
Le pietre utilizzate per costruire il convento di sant'Agostino sono state estratte dal maestoso vulcano Pichincha. Lungo le pareti del convento si può osservare lo straordinario ciclo di quadri che narrano la vita e i miracoli di S. Agostino, attraverso un imponente complesso di 25 dipinti di Miguel Santiago. Sul lato sinistro si trova il dipinto "La conversione di S. Agostino", di Luis Cadena nel XIX secolo. La chiesa di sant'Agostino, per le sue linee moderne ed eleganti, è un'importante opera del XVII secolo.